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Tipi di innovazione tecnologica: incrementale o radicale, di prodotto o di processo


- Radicale: dà origine a nuovi paradigmi tecnologici; è discontinua (nel tempo e nei settori), frutto della R&S di laboratori industriali e/o governativi. Sviluppa nuovi mercati, riduce i costi di produzione, migliora la qualità dei prodotti già esistenti. Possono combinare innovazioni di prodotto, di processo e di organizzazione. Non sono sempre market pull: sono razionali, combinazione di market pull e technology push;
- Incrementale: sviluppa paradigmi preesistenti; è continua (ma con ritmi diversi nei vari settori), frutto di invenzioni degli ingegneri e del personale dei processi produttivi. Aumenta produttività e competitività dell’impresa migliorando l’efficienza di utilizzo di tutti i fattori della produzione.

Oppure:
- Di prodotto;
- Di processo,
anche se una di prodotto si accompagna spesso a una di processo.
Cambiamenti del sistema tecnologico: quando i cambiamenti di tecnologia producono effetti ampi su uno o più settori dell’economia e danno origine anche a settori nuovi. Sono originati da combinazioni (“costellazioni”) di innovazioni interconnesse tecnicamente ed economicamente.
Rivoluzione tecnologica o cambiamenti del paradigma tecno-economico: quando i cambiamenti hanno effetti così profondi da esercitare influenza sull’intera economia (cicli lunghi schumpeteriani), in termini di struttura e condizioni per la produzione e la distribuzione (nuovo best practice set per ingegneri, designer, imprenditori e manager); portano risparmi di lavoro e capitale, quindi di costo, e permettono il salto di qualità prima nel settore guida, poi negli altri (es.: le ICT).

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
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