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Johnson e Morton


Questi autori hanno esaminato l’importanza della distinzione fra i vari livelli di genotipo sui quali agiscono gli input ambientali. A loro parere, i cambiamenti evolutivi possono essere determinati dal Materiale Genetico stesso, cioè dall’interazione fra i vari geni, dall’Ambiente Biochimico, nel quale si trova il complesso genetico e, infine, dal modo in cui il Mondo Esterno all’organismo interagisce con i precedenti ambienti, che essi definiscono interni.
Essi distinguono fra due tipi di ambiente:
Species.Typical-Environment (o STE, cioè l’ambiente tipico della specie, perciò coinvolto in un processo molto simile a quello Experience-expectant)
Individual-Specific-Environment (o ISE, cioè ambiente proprio di ogni individuo e perciò equivalente a quello experience-dependent).
Mentre per Greenough e collaboratori ai due tipi di informazione ambientale corrispondono meccanismi sinaptici diversi (Perdita di quelli non rinforzati e attivazione di altri), per Johnson e Morton, le due diverse strutture, quella propria della specie e quella individuale, potrebbero essere stimolate dallo stesso tipo di informazione qualora essa contenga sia un carattere universale (Es. la lingua materna come linguaggio parlato in senso universale), sia particolare (es. la lingua materna nelle sue caratteristiche ritmiche e prosodiche particolari).
Changeux e Edelman

Essi non guardano solo la disponibilità dell’hardware, ma anche quella genetica di connessioni funzionali, cioè la predisposizione che hanno gruppi di neuroni ad attivarsi contemporaneamente. Tali connessioni fra neuroni sono specificate geneticamente ma in modo Labile.
Queste iniziali  connessioni trasmettono un’attività spontanea dei neuroni e, solo successivamente, ricevono informazioni sensoriali dall’esterno in grado di stabilizzare le connessioni attivate da questo tipo di esperienza, mentre le altre regrediscono.
Essi, dunque, basano la loro teoria sul concetto di Stabilizzazione Selettiva:
nei periodi sensibili si hai il massimo sviluppo di connessioni sinaptiche; ogni sinapsi (eccitatoria o inibitoria) può trovarsi in uno dei tre stati possibili: Labile; Stabile; Degenerato.
La trasmissione degli impulsi tra cellule è possibile solo negli stati labili o stabili
Stimolazioni adeguate nel momento di massima sensibilità stabilizzano le connessioni, trasformandole da labile a stabile.
L’assenza di adeguate stimolazioni fa regredire le connessioni da labile a degenerata o da stabile a labile.

Tratto da PSICOBIOLOGIA DELLO SVILUPPO di Antonino Cascione
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