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Prevenzione Terziaria. Cronicità, riabilitazione, reinserimento.


Indirizzata a ridurre la prevalenza dell’infermità causata da una malattia o da un disturbo mentale ad andamento cronico (prevalenza = il totale dei casi di un determinata patologia verificatasi in un’area e in un determinato lasso di tempo). Programma di riabilitazione: insieme delle modalità che permettono al paziente di vivere al di fuori dell’ambiente medico e raggiungere un rendimento occupazionale e sociale come i suoi simili.
Cammino storico della riabilitazione:
-    Provvedimenti di Pinel (1700/800) per rendere più umane le condizioni del paziente psichiatrico, elabora il concetto di psichiatria come istituzione morale (osserva miglioramenti dei malati ritenuti incurabili con trattamenti più umani)
-    Freud: malattia mentale in cui i sintomi sono il risultato di una rappresentazione simbolica dei conflitti inconsci su cui può intervenire la psicoanalisi
-    Psichiatria sociale (USA anni 50): sottolinea gli aspetti negativi dell’isolamento del paziente psichiatrico (perdita delle capacità sociali e interpersonali indispensabili)

Si realizza con interventi di risocializzazione, inserimento lavorativo, ridotta dipendenza dalle istituzioni per far raggiungere o riacquistare le capacità necessarie per la vita e socializzazione, insegnare come fronteggiare le proprie menomazioni, assistere il soggetto nello sviluppo dei contatti sociali, attività di tempo libero, interessi che danno un senso di partecipazione e valore alla persona.
Ci sono stati riscontri positivi grazie al potenziale dell’ambiente circostante (maggior autostima e ottimismo). Ma la presa in carico del paziente da parte delle strutture non è sufficiente a ridurre il numero delle successive riospedalizzazioni. Per es. perdita della casa, legato alla difficoltà del soggetto a confrontarsi con la realtà esterna.
Inoltre: comunità terapeutiche per limitare le ricadute o l’aggravarsi del quadro psicopatologico.
Altro problema della prevenzione terziaria: portatori di handicap (necessità di rispettare: diritto del soggetto ad appartenere alla comunità per costruire relazioni valide, diritto di scelta nelle questioni di vita quotidiana, diritto a sviluppare competenze, diritto al rispetto) e psicosi organiche croniche (trattamento che riduca al minimo l’ospedalizzazione)
E’ necessario il sostegno delle famiglie con componenti affetti da disturbi psichici.

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
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