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Strange Situation


La Strange Situation Procedure (SSP) ha identificato un tipo di “attaccamento disorganizzato”, attraverso un contesto controllato di laboratorio dove bambini tra i 12 e i 18 mesi sono stati osservati nelle loro reazioni e strategie comportamentali a brevi episodi di, separazione da o ricongiungimento a, la figura di attaccamento.
Sono stati identificati 3 pattern comportamentali:
- attaccamento sicuro: tali bambini piangono al momento della separazione, interrompendo l’esplorazione del gioco e cercando di seguire il caregiver quando questo si allontana; al momento della riunione, corrono incontro al caregiver, e dopo un breve periodo in cui si fanno consolare, ritornano all’esplorazione del gioco;
- attaccamento evitante: non piangono, né protestano quando il caregiver si allontana continuando a giocare; al momento della riunione non hanno alcuna reazione emotiva, non si accorgono neanche del ritorno del caregiver e rifiutano persino l’offerta di un abbraccio;
- attaccamento resistente-ambivalente: piangono al momento della separazione come i bambini sicuri; al momento della riunione invece non si fanno confortare facilmente, resistendo ai tentativi del caregiver di modulare il loro disagio.
A questi 3 pattern organizzati, si è aggiunta una particolare dimensione di attaccamento definito disorganizzato: i bambini non riescono ad organizzare strategie di comportamento coerenti e mostrano disorientamento delle mete delle loro azioni ed oscillazioni dell’attenzione nei confronti del caregiver.
E’ stato osservato che bambini che hanno un comportamento disorganizzato nei confronti di un genitore, sono in grado di manifestare strategie coerenti con l’altro genitore, ciò significa che l’ambiente relazionale condiziona lo sviluppo di un attaccamento disorganizzato.
L’Adult Attachment Interview (AAI) ha permesso di ipotizzare che l’attaccamento disorganizzato è influenzato dall’esperienza di paura che il bambino esperisce nei confronti del caregiver; si tratta di un’esperienza di “paura senza soluzione” che mette il bambino in una situazione di paradosso perché la figura di attaccamento diventa al contempo la fonte di pericolo e di cura e protezione; si instaura così una sorte di conflitto tra il desiderio di allontanamento/fuga e la spinta all’avvicinamento.
I caregiver possono favorire la disorganizzazione spaventando il bambino in modo diretto (attraverso atteggiamenti violenti, abusi sessuali, trascuratezza fisica) o indiretto (attraverso memorie traumatiche non risolte).
La ricerca sull’attaccamento ha mostrato che dai 3 ai 6 anni di età i comportamenti di molti bambini, classificati nell’infanzia come disorganizzati, vengono sostituiti da strategie interpersonali controllanti l’attenzione e il coinvolgimento dei genitori.

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