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Gli esiti della terapia di coppia


E’ stimolante pensare paradossalmente che la terapia finisce quando comincia.
Un primo possibile esito è quello che può essere definito una Ricostruzione del “Noi di coppia”. La coppia scopre un nuovo modi di stare insieme.
Un secondo esito possibile è quello che possiamo chiamare di “Separazione Consensuale”, definizione che si riferisce ovviamente al piano psicologico e non a quello giuridico. Si tratta di quelle situazioni in cui è possibile separarsi in modo consapevole dal “noi di coppia” riprendendosi l’IO e il Tu individuale, ma mantenendo vivo il “Noi genitoriale”.
Il terzo esito, “La separazione sbilanciata”, è ciò che i terapeuti non vorrebbero che si realizzasse, perché possono risultare dannose per gli adulti e soprattutto per i figli. Uno dei due cresce, si separa, l’altro non si separa, rimane solo, vive l’abbandono, non riuscendo ad accettare che il noi di coppia non c’è più. Questo dimostra non tanto la paura ad abbandonare la coppia, quanto la paura di restare solo.
La terapia si può dire conclusa quando la coppia, attraverso l’esperienza terapeutica ha appreso e fatto proprio un metodo di risoluzione delle sue difficoltà che le permette di sentirsi competente non solo sulle problematiche attuali, ma di sentirsi in grado di affrontare le nuove crisi evolutive che possano presentarsi avendo appreso un modo diverso di dare significato agli eventi, una chiave di lettura nuova.

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