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Genetica, sistemi cerebrali e personalità


L’espressione genetica è influenzata dai fattori ambientali e dalle esperienze comportamentali che influenzano sia i livelli ormonali che il citoplasma delle cellule, dove è localizzato il DNA.
I fattori genetici sembrano influenzare non solo i fenotipi che riflettono sistemi biologici di base (l’eccitazione e le reazioni affettive), ma anche le manifestazioni che sembrerebbero del tutto socioculturali (criminalità, credenze religiose, atteggiamenti politici).
Si distinguono spiegazioni biologiche forti e spiegazioni biologiche deboli del comportamento.
Una spiegazione forte è quella in cui una tendenza manifesta a livello di superficie può essere spiegata nei termini di uno specifico meccanismo biologico strutturalmente o funzionalmente localizzato. Una spiegazione biologica debole è quella in cui si riscontra l’esistenza di un qualche materiale biologico che contribuisce a una caratteristica manifesta. Se si adotta questo tipo di approccio, si sostiene che la spiegazione di una caratteristica manifesta deve essere trovata da qualche parte nel cervello e nel corpo.
L’eredità biologica si riferisce all’insieme complesso dei processi biologici attraverso i quali talune caratteristiche dei genitori sono trasmesse alla prole.
Il fenotipo si riferisce alle caratteristiche osservabili degli organismi, nelle strutture del corpo e nelle funzioni fisiologiche e psicologiche. Il genotipo corrisponde alla componente genetica di un organismo, cioè all’insieme dei suoi elementi genetici ereditati. Se molteplici geni contribuiscono al fenotipo, il loro effetto viene indicato come additivo. Le interazioni tra gli alleli possono dar luogo a effetti genetici non additivi, che possono derivare dall’interazione tra alleli che fanno parte di uno stesso locus (dominanza) o a loci differenti (epistasi).
Le stime di ereditabilità, cioè della proporzione della varianza fenotipica spiegata dalle differenze genetiche tra gli individui, indicano la proporzione di varianza osservata nei punteggi relativi alle differenze individuali che può essere attribuita ai fattori genetici nella popolazione studiata. Gli effetti genetici non additivi sono importanti per lo sviluppo della personalità.
Per indicare questo fenomeno è stato proposto il termine emergenico. L’estroversione, il controllo dell’Io, la leadership e la creatività sono i tratti emergenici prodotti da geni polimorfici che interagiscono con l’ambiente sia a livello embrionale sia durante lo sviluppo successivo.
I genetisti del comportamento sottolineano come la costituzione genetica del bambino influenzi l’ambiente che egli esperisce. Le predisposizioni genetiche giocano un ruolo importante nella scoperta, nella selezione e nella modificazione dell’ambiente del bambino.

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