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Le agenzie educative criticate dalla pedagogia


La riflessione pedagogica tende a prendere di mira non solo il processo educativo ma anche le agenzie specializzate a questo, in particolare presta attenzione alle agenzie educative formali (scuola) e non formali (famiglia o enti, associazioni extrascolastiche, chiesa ecc..).
Durante l'esame critico alla scuola del nostro paese è venuto fuori un quadro piuttosto pietoso sulla qualità del sistema scolastico, nonostante il governo e i mass-media di stato vogliono far credere all'opinione pubblica, anche il nostro sistema scolastico è ben organizzato e strutturato. Ma realmente è venuto fuori che vi sono ben 5 aspetti negativi se non di rischio che minano seriamente la struttura qualitativa e funzionale della scuola, tanto da collocare il nostro paese al 5° posto rispetto all'Unione Europea.
1. il primo aspetto riguarda la mancanza di una politica riformatrice di base che potesse garantire vera rispettabilità all'identità propria della scuola sia primaria che secondaria, poca considerazione istituzionale è riservata al sistema organizzativo e temporale, per quanto concerne la scuola secondaria, lo stato è colpevole di non aver assicurato una scolarizzazione di massa, non ha messo la scuola in condizioni di interloquire con il mercato del lavoro e infine non sono riusciti a unificare la scuola, ramificata cioè in indirizzi per gli ingressi universitari.
2. riguarda il divario esistente tra la scuola del nord e quella del sud. Allo stato, in tale prospettiva, si accusa una mancanza di progetto – infanzia per gli asili nidi nel Mezzogiorno, assenza di una politica meridionalista a favore della scuola dell'infanzia che che rimane sotto il livello delle medie nazionali sia per qualità che per quantità, ritardo nella lotta alla dispersione scolastica, mancato sviluppo nel programma dell'edilizia, precarietà dei servizi di sostegno.
3. libero mercato alla cultura, cioè si vuole assegnare alla scuola solo l'istruzione formale (imparare a pensare con la propria testa) e norme valoriali, mentre l'istruzione materiale si vuole affidare al mercato elettronico.
4. l'istruzione fornita dall'attuale scuola risulta fuori luogo e lenta rispetto ai cambiamenti culturali richiesti dalla società moderna, pertanto la scuola rischia di passare da baricentro a marginale nel sistema formativo.
5. a causa delle frequenti ondate di etnie extracomunitarie spesso la scuola dietro l'imposizione dello stato è costretta a cedere i suoi edifici le sue aule per alloggiare, in tal modo si verifica una forte discontinuità formativa a riduzione del tempo scuola.
A livello istituzionale e politico la scuola è oggetto purtroppo da una parte dalla politica del neoliberalismo, la quale tende a una liberazione del mercato dell'istruzione sotto forma di educazione e formazione, e dall'altra parte dal neointegralismo l'integrazione del sistema scolastico privato e che tende a sopraffare la scuola pubblica.

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