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La lenta ma inesorabile decadenza dell'Antico Egitto (1075 - 30 a.C.)

La XX dinastia (di cui Ramesse III) era il secondo sovrano, si barcamenò ancora per diverso tempo nonostante la forte crisi. Alla fine però anche l’unità del regno venne meno, con un debole faraone nel delta e un sacerdote-visir (in teoria subordinato al faraone regolare) nel Sud. Con quatta separazione di fatto si chiude anche la XX dinastia ed inizia la decadenza vera e propria: la Libia e la Siria ormai del tutto sottratte ad ogni influenza egiziana; l’Alto Egitto costituito in regno autonomo; la Nubia anch’essa del tutto indipendente. È la cosiddetta bassa epoca, che comprende i regni delle dinastie dalla XXI alla XXXVI.

Verso il 750 l’Alto Egitto fu conquistato dal Regno di Kush, che ne conservò il dominio per meno di un secolo, poiché soppiantato nel 671 dagli assiri, giunti al massimo della loro potenza. 
Tornò indipendente dodici anni dopo, nel 663, a seguito del crollo dell’Impero assiro. In quest’occasione, Psammetico I, che era il governatore del Basso Egitto sotto gli assiri, seppe approfittare del vuoto di potere e riuscì a restaurare l’unità del paese, fondando al XXVI dinastia. sfruttando al tecnica militare appresa degli assiri questo energico faraone condusse vittoriose campagne militari in Nubia, Libia e contro il Regno di Giuda nel 609. Fu una breve parentesi di rinascita per l’Egitto, chiusa nel 605 dal re neobabilonese Nabucodonosor II con la disfatta nella battaglia di  Karkemish. I suoi successori, Psammetico II, Apries e Amasis non azzardarono spedizioni militari, ma intensificarono i rapporti militari e commerciali con il mondo greco. Amasis strinse anche alleanza con Policrate, tiranno di Samo, contro la Persia, loro comune nemico. Tuttavia il suo successore Psammetico III venne sconfitto nel 525 a.C. dal re persiano Cambise II e l'Egitto divenne una satrapia del grandissimo impero persiano. 

L’indipendenza giunse di nuovo nel 404 a.C., a seguito della crisi dell’Impero persiano. Nel 341 però i persiani si erano ripresi e riconquistavano il l’Egitto: non ci sarebbero rimasti a lungo: nel 332 giunse infatti Alessandro Magno. Con al morte di Alesando l’Impero fu spartito fra i suoi generali; Tolomeo, che era di stanza in Egitto vi fondò quindi la sua dinastia, la cui ultima esponete fu Cleopatra VII: il 31 agosto del 30 a.C. Ottaviano Augusto trasformava il paese dei faraoni in provincia romana. Con questa conquista da parte delle magnifica Roma si conclude la millenaria storia dell’Antico Egitto. 

Tratto da STORIA DEL VICINO ORIENTE ANTICO di Lorenzo Possamai
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