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Igiene mentale dell’operatore


Il lavoro degli operatori sociosanitari è complesso (essere in relazione con persone, cercare di modificarne gli stati d’animo o influenzarne lo sviluppo delle condizioni di vita); è richiesto un continuo investimento emotivo che alimenta forti aspettative di cambiamento; se queste sono deluse sono esposti al rischio di esaurimento, insorgere di sentimenti di insoddisfazione e inadeguatezza, atteggiamenti cinici e spersonalizzati (burn-out). Esso si presenta quando c’è sproporzione tra risorse/richieste: per es., richiesta di competenza e prestazioni efficienti e risolutive. Ogni elemento contrasta lo sforzo dell’operatore di assolvere efficacemente i propri compiti sarà causa di stress lavorativo, tensione nervosa  e burn-out. L’identità e l’autostima dell’operatore sono legati ai risultati raggiunti nel lavoro. Sono professioni che richiedono particolari attitudini e capacità che vanno sviluppate a livello individuale (processo di maturazione personale) che gruppi di lavoro.
Importanza fondamentale della formazione degli operatori: non è un adattamento a modelli professionali strati ma un percorso di verifica delle difficoltà, limite, inadeguatezza (verificare le proprie motivazioni).

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
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