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Il fenomeno prostituzione


La prostituzione, intesa come "vendita del proprio corpo" o più precisamente "come far commercio del proprio corpo e della propria sessualità", è un fenomeno che fa parte del ondo della sessualità, poichè coinvolge l'uomo e la donna, il maschile ed il femminile, il biologico ed il relazionale, il piacere e l'affettività. Ma è anche una forma di deviazione del vero senso della sessualità, intesa nella totalità delle sue dimensioni: manca la sessualità, pichè non vi è ricerca di procreazione, non è quasi mai presente la ricerca del piacere da parte della persona che si prostituisce, raramente è presente una vera intimità, difficlmente si crea una relazione, un rapporto, un'alterità.
Nel nostro paese, la prostituzione, resta a cavallo tra legittimazione e illegalità: è proibito il favoreggiamento ma non la prostituzione. L'unico luogo dove la prostituzione è proibita è l'Irlanda. Nel resto del mondo le soluzioni sono diverse fra di loro.
I piani sui quali la sociologia si è mossa o deve muoversi in merito alla prostituzione possono essere classificati, considerando i loro obiettivi, in 5 aree: quella dell'informazione, quella della formazione, quella di indicazioni legislative, quella degli interventi e quella delle linee operative.
L'area della informazione comprende tutti gli strumenti  di cui la sociologia si può avvalere per offrire un quadro del fenomeno chiaro e preciso e per fornire una conoscenza delle condizioni della prostituzione a chi la esercita.
La sociologia dovrebbe prefiggersi l'biettivo di approfondirne la sua conoscenza e di offrirne una lettura integrata. Ad oggi manca un programma di informazione. Rispetto alla prostituzione immigrata, un altro aspetto collegato all'informazione da non sottovalutare è quello della sensibilizzazione nei paesi da cui provengono le donne e gli uomini che si prostituiscono.
La formazione ha tre sfaccettature: quella della formazione per le persone che lavoreranno in maniera più o meno diretta con le prostitute o i prostituti attraverso progetti o associazioni, quella sempre sottovalutata della formazione e dell'educazione di chi ha contatti estremamente diretti con questo target e quella precedentemente anticipata della formazione per coloro che esercitano la prostituzione.
Nel primo caso è fondamentale che gli operatori seguano un percorso di formazione di base e possano constantemente aggiornarsi relativamente al fenomeno con il quale sono a contatto, confrontarsi fra loro, trasmettersi saperi ed esperienze.
In Italia, come del resto in molti altri paesi, la legislazione riguardante la prostituzione non riesce a procedere di pari passo con l'evoluzione del fenomeno stesso.
Essendo la prostituzione legata ad altri fenomeni, la legislazione relativ ad essi risulta, infatti, determinante per la sua evoluzione. In particolare la regolamentazione dell'immigrazione, oggi, è decisamente influente su parecchi aspetti della prostituzione. A tal proposito è rilevante e all'avanguardia le legge 6 Marzo 1998, n.40 che punisce, con una pena da 5 a 15 anni, chi favorisce o organizza l'immigrazione clandestina al fine del reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di questa (ipocrisia).
Sul piano internazionale manca ancora un controllo sul fenomeno; la sociologia dovrebbe, a tal proposito, fornire linee d'intervento e di collaborazione transnazionale.
Dall'aspetto relativo agli interventi emerge come le principali attività siano legate a progetti che si pongono specifici scopi in merito al fenomeno della prostituzione. Oggi, in Italia, sono presenti due tipologie di progetti, differenziati secondo i loro obiettivi principali: uno che mira alla riduzione del danno e l'altro volto all'inserimento o al reinserimento sociale.

Tratto da LA SPENDIBILITÀ DEL SAPERE SOCIOLOGICO di Angela Tiano
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