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La percezione di sè: l’identità


Senza un’accurata interpretazione delle esperienze e una tavolozza emozionale ampia per registrare e rispondere agli altri, il bambino si auto-depriva di un’immagine di sé accurata, equilibrata e basata sulla realtà. Ne risulta un’immagine di sé impoverita, con un costante senso d’inadeguatezza rispetto agli altri, e questo appare in vari modi nel materiale proiettivo. Alcuni bambini con DP cercano di rafforzare il proprio debole senso di sé inflazionando i loro attributi ed esternalizzando tutte le qualità negative negli altri. Le immagini di sé e dell’altro sono ugualmente superficiali nei compiti che richiedono il raccontare storie. Al TAT e al CAT (children apperception test) i racconti possono rivelare paradigmi interpersonali patologici coerenti con il DP del bambino. Relazioni di potere, di controllo di rifornimenti e controllo di forze malevole sono temi frequenti che riflettono un sé impoverito.
Gli aspetti cognitivi, affettivi, il sé e gli aspetti interpersonali del bambino con disturbo di personalità appaiono dal materiale proiettivo in maniera particolare. Segni d’inflessibilità, scarsa accuratezza della percezione, funzionamento emozionale compromesso, deficit interpersonali e un senso di se debole, inadeguato appaiono nei test che implicano il disegno, il formulare racconti o il rispondere a frasi incomplete.

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