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I fattori predittivi del burnout: principali approcci teorici


I fattori di insorgenza del burnout sono stati oggetto di numerosi studi secondo tre orientamenti principali:
• Orientamento individualistico: sottolinea il ruolo dei processi intrapersonali.
• Orientamento interpersonale: considera le relazioni di squilibrio tra operatore e utente e le dinamiche delle relazioni sociali nel contesto lavorativo (rapporto con i colleghi ecc.); in questa prospettiva il burnout viene visto come il risultato del processo di confronto sociale.
• Orientamento organizzativo: enfatizza la rilevanza del contesto organizzativo; anche la qualità dell’ambiente di lavoro può incidere sull’esperienza di stress e sulla salute dei lavoratori.
Nelle più recenti linee teoriche, il burnout è considerato come un fenomeno multidimensionale in cui interagiscono fattori socio-ambientali e variabili individuali.
Per quanto riguarda le condizioni lavorative si possono evidenziare tre aree:
1. la configurazione dei ruoli lavorativi, con riferimento alle situazioni tipiche delle tensioni di ruolo (sovraccarico di richieste, incompatibilità tra ruoli)
2. le caratteristiche del compito lavorativo (impossibilità di svolgere un lavoro interessante e vario, eccessiva frammentazione, carenti occasioni di sviluppo e apprendimento)
3. la struttura di potere, cioè il modo in cui si svolgono i processi decisionali e di controllo lavorativo (le forme di decisione centralizzate e fondate sulla scala gerarchica sono ritenute portatrici di maggiore stress).
La situazione di burnout è quindi una strategia adottata per far fronte allo stress lavorativo.
Esistono delle connessioni tra burnout e variabili socio demografiche: sesso femminile, età media e maggiore anzianità sono fattori che coincidono con il manifestarsi del fenomeno.
L’insorgenza è modulata anche da aspetti individuali; le persone rispondono in maniera diversa alle situazioni stressanti, l’operatore vulnerabile al burnout è solitamente remissivo e debole nei rapporti con gli altri. Alcuni autori chiamano in causa caratteristiche specifiche di personalità come l’estroversione, il neuroticismo, il pattern di tipo A, la percezione di poter controllare direttamente gli eventi di vita (locus of control interno).
E’ interessante anche il concetto di aspettative riferite alla vita professionale: più saranno elevate e irrealistiche maggiore sarà la motivazione, e se si dovessero verificare delle discrepanze sarebbe probabile la comparsa di reazioni di burnout.
Ci sono anche fattori di tipo culturale e storico sociale; il passaggio da un momento storico in cui appariva possibile realizzare dei progetti ad un altro in cui prevalgono delusione e rinuncia può scatenare il fenomeno.

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