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I test grafici


Sotto questa denominazione vengono compresi tutti i test che esigono da parte del soggetto l'esecuzione di un disegno e che vengono successivamente interpretati da un punto di vista proiettivo.
Hammer ha posto alla base del disegno come strumento proiettivo alcuni postulati teorici: 1) esiste una tendenza dell'uomo a vedere il mondo in modo antropomorfico, e questo facilita gli aspetti proiettivi; 2) alla base della visione antropomorfica dell'ambiente vi è il meccanismo della proiezione; 3) le distorsioni entrano nel processo di proiezione nella misura in cui la proiezione ha una funzione difensiva, vengono ascritte all'oggetto qualità la cui presenza il soggetto nega in se stesso, aspetti tangenziali, parziali o superficiali derivati dall'oggetto vengono investiti con significati soggettivi che non corrispondono al quadro reale o totale dell'oggetto.
Lo stesso autore, nell'interpretazione dei disegni, distingue aspetti: strutturali ed espressivi; di contenuto; collegati all'atteggiamento che il soggetto assume nell'eseguire il compito. Gli aspetti espressivi e strutturali sono tutte quelle caratteristiche relative alla struttura del disegno ed alla sua espressività (dimensione del soggetto, pressione della linea, posizione del disegno ecc.). Gli aspetti di contenuto sono diversi per ciascun test.
Diversi autori concordano nel parallelismo fra caratteristiche strutturali ed espressive e tratti di personalità. In particolare si tiene conto della sequenza con cui è realizzato di disegno, della dimensione che sembra correlata con i sentimenti di adeguatezza che prova il soggetto nei riguardi di se stesso, della pressione che è indice del livello di energia del soggetto, del tratto la cui lunghezza è indicativa di comportamento più o meno controllato (tratto lungo = controllato, inibito; tratto corto = incontrollato, eccitabile; tratto rettilineo = assertività; tratto curvilineo = dipendenza, emotività; tratto interrotto, indeciso = ansia, incertezza; linee a forma di schizzo = ansietà, timidezza, esitazione nel comportamento e nell'affrontare situazioni nuove). Inoltre il disegno ben eseguito dovrebbe contenere un numero adeguato di dettagli; dettagli carenti = soggetti con tendenza al ritiro; eccessivi dettagli = l'ambiente o il mondo interno vengono sentiti come incerti, impredittibili o pericolosi. Mancanza di simmetria = sentimenti inadeguati di sicurezza; troppa simmetria = eccessivo controllo emotivo ed intellettualizzazione. La capacità di disegnare al centro del foglio è indice di elevata sicurezza; l'uso della parte alta del foglio è stato interpretato in 3 modi: tendenza a mirare a scopi irraggiungibili, tendenza a cercare soddisfazione nella fantasia invece che nella realtà, tendenza ad essere inaccessibile; la scelta della parte bassa del foglio = inadeguatezza, insicurezza, ancoraggio alla realtà, orientamento verso il concreto; lato sinistro = introversione, dipendenza, attaccamento al passato; lato destro = estroversione, tendenza al futuro, autonomia; vicino all'orlo della pagina = insicurezza. Il movimento è raro e presente soprattutto nei bambini e sembra essere indice comunque di bisogni infantili. Disegni confusi e disordinati = problemi emotivi gravi.
Nelle diverse tecniche, non sono presenti aspetti di fedeltà e validità secondo in approccio psicometrico, pertanto bisogna stare particolarmente attenti: la facilità del compito non deve far pensare che questi disegni siano altrettanto facilmente interpretabili.

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