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La struttura e il contenuto Dei Sepolcri

I Sepolcri vengono definiti carme nella prima edizione. Con tale dizione, Foscolo rilanciava il significato classico del termine, che indicava un genere di poesia impegnata e solenne. A essere innovativo nel carme foscoliano non è il tema sepolcrale, dibattuto nella poesia preromantica, soprattutto inglese; e non è il metro, usato da molti, e tra gli altri da Parini e da Monti.

L'innovazione sta in primo luogo nell'intento dimostrativo, cioè per via filosofica, e sua carica attualizzante. I Sepolcri sono costituiti da 295 endecasillabi sciolti, divisibile in quattro parti.

Con questo carme, Foscolo fonda una sorta di religione umanistica, cioè una sacralità della funzione poetica, che si prolungherà fino al nostro secolo, dove si può parlare, per esempio, di un foscolismo di Montale, che concepiva poesia e cultura quali strumenti di difesa dal fascismo.

Tratto da LA SCRITTURA E L'INTERPRETAZIONE I di Domenico Valenza
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Dettagli appunto:

  • Autore: Domenico Valenza
  • Università: Università degli Studi di Catania
  • Facoltà: Lettere e Filosofia
  • Corso: Lettere
  • Esame: Letteratura italiana
  • Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
  • Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
  • Editore: Palumbo, Palermo
  • Anno pubblicazione: 1998

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