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La subalternità femminile in Giappone

Giappone: fino alla 2GM la cultura giapponese egemone conservava le norme medievali che volevano la donna in tutto sottomessa all'uomo. La subalternità femminile era legata alle credenze che ponevano l'uomo al centro dell'interesse per la continuità della famiglia patriarcale e patrilineare, sublimata dal culto degli antenati. Le norme che più evidenziavano lo squilibrio tra i sessi erano quelle relative al divorzio e all'ubbidienza che stabilivano che la donna da giovane doveva ubbidire ai genitori, da adulta al marito e da vecchia ai figli. Altra tradizione maschilista è quella delle geishe: per un uomo il rapporto con una geisha non rivestiva carattere di clandestinità. La costituzione del 1946 stabilisce che tutti hanno gli stessi diritti. 

Tratto da ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE di Giulia Dakli
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