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I possibili vizi della sentenza dichiarativadi fallimento: vizi processuali


È evidente che la sentenza che dichiara il fallimento può presentare dei vizi.
Infatti potrebbe: a. essere nulla per violazione delle norme processuali; b. essere ingiusta perché pronunciata nonostante l’assenza dei presupposti del fallimento; c. essere nulla quando ingiusta se il tribunale avesse violato una o più norme processuali e pronunciato il fallimento in assenza dei presupposti. Quindi occorre valutare bene questi aspetti per comprendere meglio il regime d’impugnazione della sentenza di fallimento.
Per quanto riguarda le regole processuali inerenti la fase prefallimentare, ci sono diverse norme. Mentre è fondamentale la norma che vuole che il fallimento non sia dichiarato senza aver messo il debitore in condizioni di difendersi, meno significative saranno le altre norme che regolano la stessa fase. Infatti, sarebbe grave pronunciare il fallimento senza aver ascoltato l’imprenditore. Oggi è comunque difficile che ciò avvenga per scelta del giudice in quando questi sa bene che non può dichiarare il fallimento senza aver convocato l’imprenditore; tuttavia, ciò può avvenire per colpa quando, ad esempio, l’imprenditore di cui si chiede il fallimento rimanga contumace e il giudice non si sia accorto che la notifica del ricorso e del decreto era nulla.
Se invece il debitore è stato sentito, il procedimento può egualmente essere nullo per violazione delle norme processuali. Infatti potrebbero essere violate alcune norme generali come quelle sulla competenza del tribunale, quelle sulla legittimazione ad agire…

Tratto da DIRITTO FALLIMENTARE di Alessandro Remigio
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