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Le origini del palio del 24 agosto

Il 24 agosto è anche il giorno in cui ricorre la solennità religiosa in onore dell’Apostolo Bartolomeo quindi si può pensare che questa festa tradizionale  fosse la componente popolare del culto riservato a questo santo.
Gli studi ritenevano che questa festa fosse nata come celebrazione commemorativa di un avvenimento importante della storia bolognese.
Ci sono varie ipotesi =
- Le origini della festa risalgono al 13° secolo quando a Bologna ci furono le lotte tra guelfi e ghibellini. Nel 1289 fu presa una decisione dal senato bolognese  di distribuire gratuitamente i pezzi di porchetta “come invito alla pacificazione cittadina dopo la tragica cacciata dei Lambertazzi (guelfi) ad opera dei Geremei (ghibellini).  Era una festa di riconciliazione  dopo tante lotte : un momento pacificante.
Esistono documenti che possono provare l’esistenza della festa in anni precedenti il 1281. La forma più antica della festa è la corsa di un palio e il documento più antico che ne testimonia lo svolgimento è una Riformagione del 1254.

- Un’altra ipotesi è che il palio sarebbe nato in ricordo dell’entrata a Bologna di re Enzo, figlio dell’imperatore Federico II fatto prigioniero nella battaglia di Fossalta del 12 maggio 1249 in cui le milizie guelfe di Bologna sconfissero i ghibellini modenesi. La presentazione ufficiale del re prigioniero fu fatta il 24 agosto de3llo stesso anno.
I sostenitori di questa ipotesi furono : LODOVICO FRATI e UMBERTO DALLARI. Ma già alla fine del 700 Lodovico Savioli nei suoi “annali bolognesi” ipotizzava un legame diretto tra le origini della festa della porchetta e la cattura di re Enzo.
In tutte le cronache il giorno della cattura e quello della carcerazione coincidono col 26 maggio 1249.  Una delle cronache più conosciute che da ragione a Lodovico Savioli è la cronaca Rampona =
Re Enzo sarebbe stato catturato e incarcerato il giorno di san Bartolomeo il 24 agosto.
L’incongruenza tra i dati riportati dalla cronaca  e quelli dei repertorio cronachistico emiliano-romagnolo  è un errore.

- La stessa data appare anche in un’altra cronaca  redatta da de Bursellis alla fine del 400. L’unico dato che emerge da questa cronica è che la cattura di re Enzo avvenne  il giorno della festa di San Bartolomeo.
L’associare un importante vittoria militare alla festa di un santo fra apparire l’avvenimento fa apparire l’avvenimento un dono del santo ?  questa è specie di manomissione volontaria della verità storica.
Le versioni di De Bursellis e la cronaca Rampona sono il prodotto di una dilatazione e di un fantasioso arricchimento  della vicenda di re Enzo finalizzato ad accrescere la gloria e la fama dei bolognesi e a trasformare la festa come un “mito fondante l’identità cittadina”.

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