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Lo sviluppo in età adulta e anziana


Negli ultimi decenni, le scienze sociali hanno progressivamente accolto il tema dello sviluppo adulto all’interno dei propri campi d’attenzione.
Finora il corso della vita è stato concepito come suddiviso in tre grandi periodi, l’infanzia-adolescenza, l’adultità e la vecchiaia. Una riflessione su di essi porta alla convinzione dell’indeterminatezza dei percorsi individuali, le possibili reversibilità.
La ricerca dei compiti della vita
Nella ricerca riguardante lo sviluppo si riscontra un’impostazione differente tra coloro che applicano la categoria interpretativa degli stadi di sviluppo e coloro che non utilizzano tale categoria interpretativa.
Nelle concezioni stadiali dell’esistenza, la vita è concepita secondo un modello che vede un succedersi di fasi, in cui lo stadio seguente è superiore a quello precedente secondo una visione che rimanda a una temporalità umana come irreversibilità, a un disegno per il quale la vita è un progressivo accumularsi di esperienze secondo un modello evoluzionistico. Secondo tale approccio la crescita è verticale e il passaggio da una fase a quella successiva è connesso allo sviluppo di abilità affettive, relazionali e sociali.

Tratto da EDUCAZIONE DEGLI ADULTI di Anna Bosetti
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