Skip to content

Modelli cognitivi clinici dei disturbi schizofrenici e strategie di intervento


Ogni persona ha la tendenza a costruire una propria biografia, ossia un racconto della propria vita, attraverso una storia. Il racconto è un filo che attraversa la complessità della realtà e ne estrae un senso che si evolve e si arricchisce nel tempo. La propria autobiografia è la griglia che filtra esperienze e percezioni, costituendo un codice tacito finalizzato a confermare una rappresentazione di sé. Nel conoscerci condividiamo queste storie e i nostri rapporti significativi comportano una condivisione delle trame narrative individuali.
La verità narrativa non corrisponde alla verità storica del paziente. L’esperienza umana è pre-narrativa, nel senso che richiede di essere narrata. La narrazione è un’innovazione discorsiva che struttura semanticamente gli eventi, agglutinando circostanze, cause, effetti, fini e scopi in una unità coerente di significato, in cui tutti gli eventi sono collegati.
La finalità della costruzione narrativa è quella di fornire al paziente una storia coerente della propria vita. Coloro che condividono l’approccio narrativo concordano sul fatto che gli esseri umani sono esseri intenzionali che cercano di dare coerenza all’esperienza caotica a mezzo di operazioni ermeneutiche e narrative.
Il terapista prova ad aiutare i pazienti a sviluppare le loro abilità narrative, ad estrarre il significato delle loro narrazioni, a decostruire e a sviluppare significati alternativi, attraverso un discorso collaborativo, dove i pazienti assumono il ruolo di autori privilegiati delle proprie storie di vita e i terapisti quello di coautori o scriba.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.