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L'educatore e il rapporto con altre figure professionali


L’educatore è in rapporto con altre figure professionali impegnate nel campo dei servizi e delle attività rivolte alle persone. In particolare il riferimento è a figure quali l’assistente sociale, l’operatore assistenziale di base, l’insegnante, lo psicologo, lo psicoterapeuta, il medico, l’infermiere.
Il soggetto destinatario di qualsivoglia intervento può essere considerato sempre e comunque “unitario”, cioè presenta un intreccio di domande e bisogni che potenzialmente coinvolgono contemporaneamente operatori e azioni appartenenti a diversi campi disciplinari e amministrativi. Un tale “utente unitario” quando si accosta ai diversi erogatori di aiuto pone il problema dello scarto tra la sua unitarietà e la frammentazione tra discipline, servizi, operatori e interventi.
Nel soggetto destinatario le diverse dimensioni (sanitaria, sociale, educativa ecc.) degli interventi interagiscono e sono ricomposte, non sono considerate separate, anzi non sono neppure percepite come dimensioni esistenti distintamente come tali.
Affrontare la questione del rapporto tra gli educatori e gli altri partendo dalla complessità del soggetto comporta accettare come conclusione l’impossibilità di stabilire a priori e una definizione e un’articolazione soddisfacenti delle differenze di comportamenti operativi delle diverse figure professionali. Il “chi fa che cosa” dovrebbe discendere dall’analisi concreta del caso concreto, le discipline e i comportamenti connessi dovrebbero essere considerati paritari, la logica di équipe dovrebbe essere sostituita da una faticosa e incerta logica del caso che produca assetti e relazioni professionali ad hoc.

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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