Skip to content

La concorrenza nel lungo periodo


Nel lungo periodo, le imprese concorrenziali possono modificare gli input che erano fissi nel breve periodo, perciò le curve di offerta di lungo periodo delle imprese e del mercato sono diverse da quelle di breve periodo.
Le due decisioni che l'impresa deve prendere per massimizzare il profitto sono più semplici nel lungo che nel breve periodo: nel lungo periodo, infatti, tutti i costi sono in genere variabili, per cui l'impresa non deve calcolare se i costi fissi siano irrecuperabili oppure no.

La decisione di produzione nel lungo periodo L'impresa sceglie la quantità che massimizza il proprio profitto seguendo le stesse regole del breve periodo: sceglie la quantità che massimizza il profitto di lungo periodo (ossia la differenza tra il ricavo e il costo di lungo periodo). Essa opera nel punto in cui il profitto marginale di lungo periodo è nullo e nel punto in cui il ricavo marginale è pari al costo marginale di lungo periodo.
La decisione di cessazione dell'attività nel lungo periodo. Dopo aver determinato il livello di prodotto q*, che massimizza il suo profitto (o minimizza la sua perdita), l'impresa decide se produrre o cessare l'attività: opta per la seconda ipotesi se il ricavo è inferiore al costo recuperabile o variabile. Dato che nel lungo periodo tutti i costi sono variabili, l'impresa cessa l'attività se, operando, può subire una perdita economica.

Tratto da MICROECONOMIA di Alessia Chiovaro
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.