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Definizione di lingua

La lingua è un sistema di simboli che non si identificano con gli oggetti e con i concetti cui sono riferiti, ma sono capaci di evocarli. Gli organi fonatori umani sono atti a produrre determinati suoni (fonemi) nettamente articolati e distinti l’uno dall’altro, i quali, riunendosi in vario modo danno luogo ad una serie pressoché infinita di combinazioni (sillabe, parole, frasi). E’ solo nella mente dell’uomo che ha luogo la riunione fra l’oggetto o il  concetto e la sua rappresentazione fonetica. Tale rapporto non è dettato dalla natura, ma deriva da una convenzione sociale. La lingua infatti non è innata, è appresa dall’ambiente in cui l’individuo vive. I fonemi pronunciati dal parlante si manifestano come fenomeni acustici che sono ritrasformati in simboli dell’ascoltante quando la lingua di chi ascolta è la stessa di chi parla o per lo meno gli è nota. Se la lingua non è la stessa, o anche solo se la parola pronunciata dal parlante non è nota a chi ascolta, l’associazione con l’immagine non si forma. La lingua è quindi un prodotto psichico e sociale e, pur essendo formata da tanti contributi individuali, ha una sua unità più o meno estesa nell’ambito di una famiglia, di un gruppo, di una regione, di una nazione: essa non è mai immobile e rigidamente fissa, ma muta più o meno rapidamente nel tempo. 

Tratto da GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA di Filippo Amelotti
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