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Le motivazioni per le identificazioni


Ricercatori nordamericani hanno contribuito alla ridefinizione della teoria intragruppi soffermandosi ad analizzare le caratteristiche delle forze psicologiche (LE MOTIVAZIONI) che spingono gli attori sociali a identificarsi con un gruppo rispetto ad altri.
Deaux, critica la SIT e SCT perché la scuola di TAJFEL&TURNER ha messo a fuoco quasi esclusivamente la dimensione cognitiva dei processi di identificazione sociale, trascurandone gli aspetti relazionali ed affettivo-emozionali. Ha poi fondato la propria elaborazione sui risultati ottenuti da ricerche ispirate dal paradigma dei gruppi minimali, artificiosamente costruiti.
Deaux ha indagato le possibili variazioni del modo in cui si presenta l’identificazione sociale. Partendo da 64 diverse identità citate da soggetti sperimentali in una ricerca pilota preliminare fu chiesto ai partecipanti di raggruppare tali identità sulla base delle somiglianze vs le differenze percepite.

I diversi tipi di identità sociale:
L’analisi mise in evidenza 5 tipi diversi di identità sociale fondate rispettivamente su:
1. relazioni
2. ruoli e funzioni relazionali
3. affiliazioni politiche
4. religione e eticità
5. aspetti stigmatizzanti.
Nei confronti tra le identità gli elementi qualificanti possono essere molto diversi da caso a caso.
Le differenze che si evidenziano nelle dimensioni caratterizzanti i vari tipi di identità sottolineano l’importanza di non dare per scontata l’omogeneità delle varie identità sociali. Se proprietà o dimensioni diverse caratterizzano le identità sociali, ci si può anche chiedere se processi psicologici fondamentali per la formazione delle identità non possano essere diversi a loro volta a seconda della identità a cui si riferiscono.
Per la SIT la motivazione che spinge a mettere in risalto la specificità positiva del proprio gruppo rispetto all’outgroup è volta a garantire e incrementare il livello di stima di sé dell’attore.
Secondo Deaux è improbabile che una sola motivazione possa dar conto delle diverse ragioni per cui gli attori scelgono una certa identità sociale.
Brewer -> nozione di specificità ottimale secondo cui le identità sociali sono scelte per far fronte ai bisogni opposti di differenziazione del sé dagli altri e di inclusione del sé in identità sociali più ampie.
La specificità è indipendente dal contesto, per cui un identità specifica in un certo setting può essere meno soddisfacente se lo schema di riferimento cambia.
Es di specificità ottimale -> gli adolescenti che si differenziano dalla famiglia d’origine nello stesso tempo per sentirsi simili ai compagni prototipici.
Secondo Deaux permangono delle buone ragioni per affrontare il problema delle motivazioni sottostanti alle diverse identità sociali in una prospettiva che tenga conto di tale diversità-
La ricerca di una specificità ottimale si riferisce ad uno stato motivazionale individuale. L’identità sociale invece può essere motivata da bisogni sia collettivi sia individuali..
L’equilibrio di somiglianza vs differenza nel rapporto tra ingroup e outgroup non è costante come sostengono la SIT e SCT, ma varia con la natura dell’impegno di ogni gruppo che fornisce una particolare identità ai suoi membri.
Deaux dunque sostiene che è necessario studiare gli aspetti motivazionali dell’identificazione sociale.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Manuela Floris
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