Skip to content

L'idea socialista tra utopia, marxismo e democrazia

L'idea socialista tra utopia, marxismo e democrazia 

Matrici dell'idea socialista si rintracciano in quei movimenti cristiani che miravano ad una uguaglianza concreta in terra degli uomini, in opere come “l'Utopia” di Thomas More, “La città del sole” di Campanella. 
Fourier mette alla base della società ugualitaria le motivazioni individuali a vivere la propria vita in libertà ed armonia con i propri bisogni e con la vita degli altri. Ipotizza la formazione di gruppi con realtà socio-economica su un specifico territorio fondati sull'unione di uomini e donne nella pienezza della loro personalità. Fourier è notevole per il senso del gruppo come organismo in grado di garantire la pienezza di vita individuale e sociale, il lavoro diventa piacere perché espressione diretta delle proprie passioni. Da un punto di vista psicosociale è certamente notevole quanto vi si adombra il senso del gruppo come organismo in grado di garantire pienezza di vita individuale e sociale, il senso dell’autosperimentazione e dell’autofondazione delle regole di vita comune, il senso attivo della partecipazione. 
Tra tutti questi richiami all'eguaglianza il socialismo diventa una realtà in Europa grazie all'aggancio con le rivendicazione del movimento operaio. 
In Inghilterra il socialismo procede come una idea riformista sviluppandosi attraverso la Società Fabiana, le Trade Unions che poi nel 1906 origineranno il partito laburista. 
In Francia la rivoluzione operaia finirà con 10.000 morti 1848, la Comune di Parigi 1871 sarà soffocata con 30.000 fucilazioni, il socialismo sarà influenzato dal pensiero marxista come in Germania ed in Italia. 

Il marxismo :Discende dalle opere e dall'attività di Marx (1818-1883) e di Engels (1820.1896) non è solo una teoria economica ma è un pensiero che ha impregnato la storia del nostro tempo a livello della concezione dell'uomo e del mondo. 
Il lavoro ha valore in sé in quanto intrinsecamente connesso alla natura dell'uomo. 
L'uomo è un essere naturale, vivente condizionato e limitato dagli aspetti che stanno fuori di lui e che costituiscono ciò a cui si indirizzano le sue facoltà; egli interviene sulla natura per cui gli oggetti umani non sono gli oggetti naturali come si presentano in modo immediato ma sono quelli che egli stesso crea. 
Il lavoro è elemento costitutivo di base dell'uomo come essere cognitivo e sociale, ma il capitalismo, staccando il lavoratore dal suo prodotto, fa sì che il lavoro si alieni dall'uomo e che tale alienazione si estenda a tutta la sua vita personale e sociale: tanto più lavora, tanto più povero diventa e tanto meno gli appartiene il suo mondo interno. Il lavoro è solo più merce per guadagnarsi il pane. 
Il capitalismo esplicita il conflitto tra chi possiede i mezzi di produzione e chi possiede solo la forza lavoro. 
Liberando il lavoro dalla sua condizione di merce l'umanità tornerà ad avere un assetto realmente umano. 

La teoria politica marxista fu molto discussa anche all'interno del mondo socialista. 
I Riformisti diedero vita al “socialismo democratico” (che oggi rappresenta quasi interamente l’idea socialista in Europa) che rivendica anche per le classi lavoratrici le libertà civili e politiche della tradizione liberale e si fa portatore di programmi di riforme atte a trasformare in senso più ugualitario la società conservando ben chiaro il senso dell’individuo come principio e come valore, anzi vedendone la realizzazione proprio in una società più giusta. 
“riformisti” che daranno vita al “socialismo democratico” ≠ “ortodossi” (comunismo nome ripristinato da Lenin) 
Il dissidio tra il comunismo e socialdemocrazia crebbe quando la Rivoluzione d'Ottobre si incanalò nel potere assoluto del partito unico. 
Oggi la socialdemocrazia accetta l'idea di una società che va sia verso un maggior benessere che verso condizioni di uguaglianza e giustizia, da questo punto di vista è vicina a quegli sviluppi dell'utilitarismo che più di altri mettevano l’accento sulla necessità di interventi dello stato in grado di rendere effettivamente per tutti quella “felicità” cui gli utilitaristi aspiravano. 
Un fenomeno interessante è il volontariato (in Italia i volontari sono più di 4 milioni), nato da matrici religiose ha conservato in parte il senso ecumenico e in parte è penetrato nel mondo dei valori laici. In un certo senso è un movimento politico che spesso richiama la politica ad uno stile che oggi sembra aver perso. 
[* Un cenno particolare va fatto, in questo quadro, ad Antonio Gramsci, studioso e uomo politico, fondatore del Partito Comunista Italiano: arrestato dal governo fascista nel 1928 e condannato a 20 anni per attività sovversiva, morì nel 1937, a soli 46 anni. I suoi “Quaderni del carcere” costituiscono un’opera molto importante come elaborazione originale del pensiero marxista e come ripensamento sulla situazione politico-sociale italiana. Il pensiero di Gramsci, insieme con quello liberal-democratico di Piero Godetti (anch’egli perseguitato dal fascismo e morto in esilio a Parigi all’età di soli 25 anni nel 1926), influì profondamente su vari aspetti della cultura italiana “di sinistra” contemporanea. ]

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.