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Attivismo americano: Dewey

La concezione americana della vita è essenzialmente naturalista, si vuole creare un modello di educazione progressiva che rinnovi lo spirito della nazione. Vi è perciò una nuova concezione della scuola e del ruolo dell'insegnate, ci si vuole lasciare alle spalle il programma scolastico tradizionale e si vuole valorizzare un metodo in cui l'attivazione dell'alunno risulti fondamentale.
La scuola nuova alimenta lo spirito democratico deve lasciarsi alle spalle i sistemi di tipo autoritario o oligarchico. La scuola nuova è una scuola tecnica del fare non umanistica del sapere come quella tradizionale.
Dewey nel 1869 fonda la scuola-laboratorio elementare annessa all'università a Chicago. Ccrede nella stretta interdipendenza fra uomo,natura e società. Nella sua concezione la categoria principale nell'uomo è l'azione attraverso la quale egli si adatta alle richieste dell'ambiente. Il pensiero scaturisce nel momento in cui l'azione istintiva volta al soddisfacimento del bisogno non riesce, a causa di un ostacolo a conseguire il proprio risultato. La socialità dell'uomo si collega allo sviluppo del linguaggio che permette all'uomo di intrattenere migliori relazioni sociali.(strumentalismo concettuale di dewey). Il pensiero si rapporta con la problematicità del reale attraverso un'indagine che passa per punti di dubbio, osservazione e tentativi di soluzione poi passa all'ipotesi definitiva e alla sia verifica mediante esperimento. Quando ci si trova di fronte a problemi filosofici, morali, politici, economici, pratici occorre sempre ragionare su diverse ipotesi, scegliere quella che riteniamo la migliore e porla in atto.

In “Il mio credo pedagogico” Dewey sintetizza in 5 punti i fondamenti della sua convinzione pedagogica:
L'istruzione è frutto della partecipazione progressiva dell'individuo al patrimonio dell'umanità
L'istruzione è un processo sociale e la scuola è il suo fulcro
l'attività del fanciullo è il concetto che deve guidare l'insegnamento
l'insegnamento si fonda sulle attività del bambino nel quadro sociale
l'istruzione è il fondamento del progresso sociale e politico.
La società è il fine dell'individuo e l'individuo è il fine della società, egli è per una concezione democratica della società da realizzarsi con l'impegno del singolo.

Nella società preindustriale il bambino vive attivamente le relazioni sociali, assiste e partecipa direttamente al lavoro di produzione e trasformazione dei prodotti. La rivoluzione industriale allontana il bambino da questi processi e lo privano di occasioni esperienza e formazione del carattere. Tocca alla scuola primaria intervenire e ricreare i legami tra scuola e società. Dewey propone l'introduzione nella scuola del lavoro che consente all'alunno di vivere non di prepararsi a vivere.

La scuola è un ambiente deputato a guidare l'esperienza infantile nel passaggio dalla famiglia ad un ambiente sociale più vasto. Deve impegnarsi tramite il lavoro educativo a mantenere i contatti con la realtà che le è esterna. L'esperienza però si svolge in un continuo fluire spesso imprevedibile e quindi non programmabile.

La pedagogia è un sistema elastico e non definito che si modifica grazie all'esperienza sulla quale interviene a sua volta modificandola. Le regole su cosa fare dovranno essere decise dall'educatore in una concreta situazione problematica e non decise a priori.

Tratto da CULTURA PEDAGOGICA - LA STORIA di Selma Aslaoui
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