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Una tecnica "Si, e": i Dodds e Carl A. Whitaker


Carl Whitaker affronta la famiglia Dodds e cerca un punto di appoggio per cambiarla, ipotizzando una realtà più ampia esistente in ciascuno dei membri di essa. Non suggerisce cambiamento ma autoespansione; non perché l’altro ne abbia bisogno ma perché è positivo per ciascuno.    
Il paziente identificato è un ragazzo di undici anni, silenzioso, spaventato e dominato da una madre che lo controlla. Whitaker non sfida mai direttamente il rapporto intimo che c’è tra madre e figlio; al contrario cerca di cambiare le transazioni interpersonali accrescendo il senso del sé dei partecipanti. Dal punto di vista strutturale accresce la vicinanza tra marito e moglie, sostenendo le loro transazioni, separando poi le transazioni tra madre e figlio e rendendo la madre meno centrale. Seguendo questa strategia, la percezione della famiglia può cambiare.

Tratto da FAMIGLIE E TERAPIA DELLA FAMIGLIA di Antonino Cascione
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