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La fantasmatica corporea


Il concetto di fantasma nasce da Freud: la vita interiore umana è modellata e condizionata da una fantasmatica inconscia. C’è un trauma originario, dove il bambino alla nascita sperimenta il trauma legato ai contrasti (caldo-freddo; vicinanza-distanza) e da quel momento in poi il neonato deve confrontarsi con la nostalgia del piacere fusionale perduta. Da ciò nascono una serie di fantasmi. Aucouturier si focalizza sulla tematica dei fantasmi per declinarla in ambito psicomotorio: dato che il bambino si confronta con la sua vita intrapsichica prima di sviluppare il linguaggio verbale, i fantasmi hanno obbligatoriamente la natura del corpo. Con la pratica psicomotoria si lavora consapevolmente sui fantasmi inconsci che creano il movimento: i bambini non solo sfogano le loro tensioni, ma hanno la possibilità di vivere il ciclo fantasmatico completo integrandone diversi aspetti. Si parla di fantasma d’azione, una forma di pensiero separato dalla realtà. Nasce dalla perdita ed è quindi carico di insoddisfazioni. La finalità di questo fantasma d’azione è quella di appropriarsi di un oggetto in base ai propri desideri per avere sicurezza affettiva, ma si ha anche il desiderio di staccarsi per conquistare identità ed indipendenza. Per lavorare sull’ambivalenza di questi desideri si devono tener presente alcune angosce arcaiche e il loro modo di manifestarsi:
angoscia di caduta, di essere lasciato cadere: si da la possibilità di far sperimentare al bambino la possibilità di cadere mentre si è contenuti nell’angoscia. I bambini devono essere rassicurati, e allora amano lasciarsi cadere dall’alto
angoscia della dissoluzione, di perdere i propri limiti: il movimento svolge una funzione di contenimento, di contrasto alla dissoluzione della propria immagine corporea
angoscia di divorazione: collegata all’intensità fantasmatica raggiungibile durante la fase orale, è tematizzata da moltissime favole come quella dei tre porcellini
angoscia di castrazione
angoscia di esplosione, frattura, amputazione,distruzione: si affronta con il classico abbattimento della torre dei cuscini
I fantasmi motori si ritrovano ovunque nei giochi spontanei dei bambini, che sono elaborabili positivamente mettendo in gioco gli stessi processi sensorio - emozionali che hanno guidato l’insorgere della dinamica fantasmatica.

Tratto da PEDAGOGIA DEL CORPO di Adriana Morganti
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