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LA DIAGNOSI E I SUOI MODELLI


Il termine diagnosi fa riferimento a 3 aree semantiche: spazio (setting); tempo; mezzo (uso di strumenti d’indagine). La diagnosi può essere inoltre intesa come:
- Necessità di un’attenta osservazione ed esigenza di una riflessione sul caso particolare e di progettazione;
- Ricerca di corrispondenze tra quanto si è osservato e tutto ciò che costituisce il sapere Psicodiagnosta.
La conoscenza psicodiagnostica riguarda una scelta tra un ventaglio di alternative per comprendere quale sia il percorso più indicato per un certo individuo (considerando sempre le sue caratteristiche individuali): diagnosi come presupposto di un trattamento o intervento corretto.
Scopo del processo diagnostico è identificare la patologia del paziente e comprendere l’individuo sia in relazione al disturbo psichico, sia in relazione alla conoscenza di tutti i fattori che determinano la sua situazione. Ma la diagnosi richiede anche una continua ridefinizione durante tutto il trattamento, è dunque necessaria una costante attenzione ai cambiamenti che si verificano nel paziente, allo scopo di dosare gli interventi ed introdurvi eventuali modifiche.
Il percorso diagnostico può prospettare al paziente una possibile via d’uscita da una situazione che pareva non averne.

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