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Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere

L'operetta è la trascrizione di un ipotetico dialogo tra un venditore di calendari e un passante. Il venditore rappresenta un ingenuo punto di vista ottimistico: l'anno venturo sarà più bello di tutti i precedenti. Il passante gli contrappone una visione pessimistica e disincantata.

Il tema è un aspetto della teoria del piacere: la felicità è sempre nel futuro; così che la vita si basa un'attesa che non si realizzerà mai, dunque un'illusione. Il metodo socratico (maieutico) del dialogo fa emergere la verità delle battute, con un tono malinconico e uno stile immediato. Il senso sta in una frase del venditore: "Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura".

Tratto da LA SCRITTURA E L'INTERPRETAZIONE I di Domenico Valenza
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Dettagli appunto:

  • Autore: Domenico Valenza
  • Università: Università degli Studi di Catania
  • Facoltà: Lettere e Filosofia
  • Corso: Lettere
  • Esame: Letteratura italiana
  • Titolo del libro: La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea, Volumi 1-5
  • Autore del libro: Luperini Romano, Cataldi Pietro, Marchiani Lidia
  • Editore: Palumbo, Palermo
  • Anno pubblicazione: 1998

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