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Sindrome della X fragile: incidenza e caratteristiche


la Sindrome della X fragile è il disturbo genetico associato a ritardo mentale più frequente dopo la sindrome di Down. È la forma ereditaria più diffusa di ritardo mentale e può colpire più componenti di una stessa famiglia. Incidenza = 1/4000 maschi; 1/6000 femmine. A livello dell'estremità distale del braccio lungo del cromosoma X nella regione Xq27.3 c'è un sito fragile. Questo sito causa l'anormale amplificazione di un segmento di DNA che contiene una sequenza di triplette ripetute di nucleotidi: CGG. Il numero elevato di ripetizioni delle triplette determina il verificarsi della metilazione e il conseguente silenziamento del gene conosciuto come FMR-1, con alterazione del suo prodotto proteico e la comparsa fenotipica della sindrome. Esiste la possibilità che vi sia uno stato di premutazione che non produce anomalie significativamente evidenti nei soggetti portatori;
per le femmine con premutazione vi è alta probabilità di trasmettere ai figli una mutazione completa, così come i maschi possono trasmettere il cromosoma X fragile alle proprie figlie. La sindrome della X fragile presenta un'ampia gamma di variabilità nelle caratteristiche fenotipiche.

Nell' 80% dei maschi adulti possono essere identificate tre caratteristiche:
– padiglioni auricolari grandi e prominenti;
– viso allungato;
– macro-orchidismo postpuberale
Nelle femmine le caratteristiche facciali sono meno evidenti, ma sono riconoscibili nei soggetti con ritardo mentale. Comunemente si osserva:
– elevato peso alla nascita
– crescita eccessiva nei primi anni di vita
– macrocefalia
– ipotonia
– precoce arresto della crescita

Si possono inoltre osservare anomalie:
– nel tessuto connettivale
– nel sistema cardio-vascolare con la presenza di prolasso mitrialico
– nello sviluppo del sistema nervoso centrale con anomalie dell'emisfero dx, delle aree parietali e della fossa posteriore
– immaturità dendritica
– ipoplasia del verme cerebellare
– ingradimento del volume del nucleo caudato, ippocampo dx e sx, talamo
– possibile presenza di atrofia corticale
– in alcuni casi, crisi epilettiche

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