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La remunerazione degli intermediari nel corporate e investment banking

In un prestito sindacato si distinguono 3 tipologie di commissioni:
1. management fee;
2. commitment fee;
3. agency fee;

La management fee è la commissione che il debitore paga all’arranger a riconoscimento dei costi da questo sostenuti nell’organizzazione dell’operazione.
Si tratta di una commissione determinata come una percentuale fissa ed è a sua volta scomponibile in:
- praecipium;
- underwriting fee;
- participation fee;
- residual poo;
il praecipium è la quota del management fee destinata a remunerare l’arranger per il suo lavoro di organizzazione del sindacato. Le underwriting fee sono riconosciute alle banche che si impegnano nella sottoscrizione del prestito. In un prestito best effort non sono presenti. Le participation fee spettano a tutte le banche che forniscono una certa quota del prestito. Le underwriting e le participation sono definite come percentuali dell’impegno assunto.
Il residual pool è il residuo ed è suddiviso tra le banche arrangers.

La commitment fee è la commissione dovuta dal prenditore alle banche in relazione alla quota di fido concesso ma non utilizzato. L’agency fee, infine, è la remunerazione che spetta alla banca agente per il lavoro di amministrazione del prestito. Viene in genere pagata come una quota fissa annuale.
La seconda fonte di reddito dei prestiti sindacati è costituita dagli interessi che le banche ricevono sulla quota di prestito utilizzato, determinati secondo un tasso di riferimento più uno spread che è funzione delle caratteristiche specifiche dell’emittente, della complessità e della dimensione dell’operazione e della criticità delle condizioni di mercato.

Tratto da CORPORATE E INVESTMENT BANKING di Alessandra Depaola
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