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Concetto di comunità per la Scuola di Chicago

Negli Stati Uniti tra il 1913 e il 1929 la psicologia è quasi totalmente in ambito behaviorista che esclude ogni riferimento al mondo soggettivo L’influenza delle scuole idealistiche tedesche si fa più largamente sentire nell’ambito di una ricerca sociale empirica già aperta a problemi di ordine psicologico grazie al pensiero di James, ricco di “ponti” tra il dato individuale e quello sociale. 
Lester Ward assegna ai fattori psicologici un ruolo esplicativo fondamentale “Le forze sociali sono bisogni che cercano soddisfacimento attraverso lo sforzo e sono in tal maniera motivi o moventi sociali che spingono ad attività che o creano per mezzo di sinergia sociale delle strutture sociali, o che trasformano attraverso innovazione e conazione le strutture già costituite. Esse abitano nell’individuo, ma divengono sociali attraverso l’interazione, la cooperazione e l’accumulazione degli effetti. Sono tutte originariamente fisiche e psicologiche, anche quelle considerate spirituali.” 
Albion Small non lontano dalle posizioni di Ward accentua temi che diverranno propri della psicologia sociale, come il concetto di interesse e quello di interazione tra gruppi. 
Dipartimento di Sociologia dell’Università di Chicago (Small) uno dei centri maggiori di questo pensiero e di questa analisi empirica che punta ad elementi di collegamento tra l’individuale ed il collettivo, tra il dato soggettivo e quello sociale, tra la ricerca e l’impegno sociale. 
Scuola di Chicago è qui che meglio si esprime, a livello di ricerca psicosociale, il senso di quell’America che, mentre da un lato si nutre delle idee di progresso, di benessere, di cambiamento in chiave ottimistica, dall’altro guarda con preoccupazione ai problemi che si aprono: l’integrazione di tante culture diverse, le sacche di emarginazione e di povertà, i bisogni umani di persone alle prese con un mondo nuovo. Social Survey ricerca di analisi empirica sul terreno (nata anni prima in Gran Bretagna) famosa la ricerca sugli immigrati polacchi di Thomas e Znaniecki “sradicati” n bilico tra memorie personali, legami con le persone rimaste in patria e modalità d’integrazione nella cultura urbana degli Stati Uniti Là dove Durkheim vedeva un universo di “fatti sociali” che tra loro si spiegano, i due autori vedono invece una costante interazione di fattori oggettivi e di fattori soggettivi: là dove la psicologia coglieva fenomeni puramente individuali essi vedono invece un legame a doppia via tra elementi sociali e mondo individuale. 
Concetto di comunità per la Scuola di Chicago tre idee fondamentali di Park Una comunità umana è per Park da vedersi come un insieme interrelato di unità che “simbioticamente”, come avviene per le piante e per gli animali nello stesso habitat, stanno insieme Questa comunità ha tre caratteristiche essenziali: RADICAMENTO sul TERRITORIO, PRESENZA di un’ORGANIZZAZIONE SOCIALE, INTERDIPENDENZA tra i MEMBRI In questo clima culturale si elabora la nozione di COMUNITA’ LOCALE destinata ad avere larghissima diffusione, in parte sostituendo ed in parte correggendo le tesi di Tönnies. 
Zimmermann distingue 2 tipi di comunità: localistico in cui i rapporti tra i soggetti sono tali che la comunità è sentita come il "mio gruppo"; cosmopolita ove è privilegiata l'individualità. Circa il passaggio da forme particolari di vita collettiva a altre situazioni socio-economiche-culturali furono fatte ricerche nella penisola dello Yucatan, i due poli erano folk (vita nei villaggi di origine) e urban (vita in una moderna città: Merida). le organizzazioni formali sono caratterizzate da speciali fini, le organizzazioni comunali sono sistemi di istituzioni formati da persone che convivono al di là di ogni scelta essendo nate in quel territorio. Nulla è in comune tra comunità e istituzioni più o meno totali. 

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
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