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Gli Angry Young Man degli anni '30


In teatro e in letteratura, verso la fine degli anni ’50, si forma un gruppo denominato “Angry Young Man”. Sono scrittori che scandagliano una diversa cultura (quella dell’Inghilterra proletaria) e che testimoniano uno spirito di rivolta politicamente di sinistra, creando uno stile più vicino alla realtà quotidiana, dando particolare rilievo ai problemi dei loro personaggi.
I cineasti che danno vita al free cinema si ispirano moltissimo a queste opere, e spesso gli stessi autori dei libri collaborano alla realizzazione del film, come Alan Sillitoe per Sabato sera, domenica mattina, o John Osborne con I giovani arrabbiati. In particolare Lindsay Anderson sviluppa le coordinate del rinnovamento sulla rivista “Sequence” prima, e su “Sight and Sound” dopo, dove si esalta la scuola documentaristica per rafforzare la necessità di un cinema impegnato socialmente, rivoluzionario esteticamente, e che avesse la volontà di mostrare una realtà diversa da quella che appariva sugli schermi. A differenze della nouvelle vague, che parte da zero, il free cinema voleva innestarsi sulla tradizione per rinnovarla. A parte il free cinema, la Gran Bretagna in questo periodo riesce a fronteggiare Hollywood con la creazione della serie su James Bond, nato dalla fantasia di Ian Fleming. È una sorta di controcanto leggero per chi non amava l’innovatività del free cinema.

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