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L’etnia dei greci

A questo punto è necessario affrontare un discorso circa la “nazionalità” dei greci. Gli abitanti originali delle isole del Mar Egeo (fra cui Creta) e della Grecia continentale, non erano i progenitori dei cittadini della Grecia odierna, e nemmeno di quella classica, erano un’altra razza, di origine indoeuropea. Dagli affreschi rinvenuti nei palazzi cretesi ci è stato tramandato l’aspetto di questa popolazione: erano piuttosto bassi di statura e snelli, con una carnagione di colorito mediterraneo. I greci antichi erano evidentemente consapevoli di questa loro diversità rispetto agli abitanti originali, e coniarono per identificare i pochi rimasti “geneticamente integri” il termine di “pelasgi”.
Ma chi erano allora i greci? 

Un miscuglio fra pelasgi e Achei è stato ipotizzato. Si tratta di un ipotesi probabilmente corretta ma il condizionale resta obbligatorio. I pelasgi erano gli abitanti originali, furono loro a creare la civiltà cretese e quella micenea, poi sopraggiunsero da Nord (in varie ondate) gli Achei, la cui origine precisa è ignota ma che conoscevano l’uso del ferro. Questo popolo straniero sottomise progressivamente i pelasgi e conquistò il potere, ma al contempo, si fuse con loro in maniera molto stretta, fino a formare una nuova etnia, che è appunto quella greca. Omero nell’Iliade racconta che Troia fu assediata e distrutta da una colazione di signori Achei (Agamennone è appunto presentato come il capo degli Achei). Questo popolo in origine straniero e invasore sarebbe insomma divenuto sinonimo stesso di grecità. Quando poi i Dori (un'altra popolazione barbara) invasero alcuni secoli dopo la Grecia, i pelasgi-Achei li chiameranno invasori stranieri, cosa che non avrebbe senso se, nel frattempo, pelasgi e Achei non si fossero fusi nella nuova nazionalità greca. 

Questo però pone dei problemi circa la civiltà micenea. Se gli Achei invasero la Grecia assumendo il potere si deve concludere che Troia non fu una conquista della civiltà micenea ma di quella istaurata dagli Achei? La risposta in verità manca: il passaggio del potere politico dai nativi agli Achei è incerto e mancante di documentazione. Esso è talmente confuso che fino a quando l’archeologo inglese William Ridgeway non si accorse che fra cretesi-micenei e Achei v’erano differenze fondamentali (gli uni seppellivano i morti gli altri li cremavano, i primi non conoscevano il ferro i secondi si), si pensava che gli Achei fossero una popolazione nativa che sostanzialmente proseguì migliorandola la civiltà micenea. 

Tratto da STORIA DELLA GRECIA ANTICA di Lorenzo Possamai
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