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La grande migrazione: dalla biblioteca alla filmografia universale


Con una serie di tableaux vivants i registi della Cines riescono a spremere poemi omerici opere shakespeariane ed animare i cicli pittorici medievali. Si fa un lavoro di creazione dell’iconografia cinematografica basandosi sulla letteratura, mirando quindi alla conquista di un pubblico borghese.  La preponderanza tematica è sempre laica. Lo sforzo di traduzione testuale porta all’affermarsi di rigidi canoni utili anche all’unificazione linguistica. Schiere di intellettuali si accostano al cinema proponendo prestazioni  a pagamento tentando di effettuazione azioni di riduzione mantenendo intatto lo spirito del poema classico: Nasce così una nuova figura di salariato che sintetizza poemi in poche didascalie.

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