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Disoccupazione, salari e welfare in Italia con il Fascismo


Disoccupazione, salari, livelli di vita
I livelli di vita sono bassissimi ed i consumi sono contratti.
Lo Stato sociale fu quindi davvero un elemento di modernizzazione. Ciò che gli italiani non si potevano permettere, fu fornito dallo Stato: in Francia turismo di massa, in Italia solo per l'elite quindi c'erano le colonie.
Invece dei grandi magazzini si invitavano le fabbriche ad aprire gli spacci aziendali: nel 1923-1939 i consumi i Pro capite aumentavano solo del 6% grazie ai ceti medio alti. Consumi altalenanti tutto sommato ma poi caduta drammatica con la seconda guerra mondiale.
Alla fine del 1945 i consumi sono la metà del 1939! Per aumentare i consumi vanno aumentati i salari.
Anni 30. In Italia l'organizzazione tayloristica avanza come cottimo. In America si aumentano i salari, qui no! Ti pago non per l'orario ma per la quantità di prodotto che fai. Fu un reale aumento dei salari? No! Ritmi più intensi, sfruttamento, rischio infortuni. Documentato ma mascherato/nascosto/o responsabilità sull'operaio.
Bassi salari e piena occupazione degli uomini, espellendo la donna dal mondo del lavoro. Propaganda. Nelle industrie della prima guerra mondiale c'erano donne perché gli uomini erano al fronte tranne gli operai militarizzati.
Vengono fatte opere pubbliche per sostenere questa occupazione. Si cercò di limitare l'emigrazione specie per il lavoro.
Dovendo essere occupati i livelli salariali si abbassano.
Evitare le comunicazioni. Evitare che i contadini affluiscano nelle città per evitare le concentrazioni di operai. Non ci si riuscì del tutto. Anche per questo si incentiva l'agricoltura,
Altre opere pubbliche effettuate oltre alle bonifiche: sventramento delle città, abbattimento di centri storici malsani e costruzione di periferie di edilizia popolare. Queste opere creano lavoro per disoccupati e riqualificazione dei centri storici.

CONSUMI: crescono poco e solo per ceti medio alti. Anche in Italia ci sarà la grande distribuzione organizzata ma non funziona, solo per ceti alti.
Nel 1917 la Rinascente, nel 1928 Upim che significa Unico Prezzo Italiano Milano, Standard (Standa) primi anni 30. Consumi contratti anche nei trasporti, Elettrificazione.
Alla modernizzazione non segue una diffusione perché ci sono pochi soldi.
Nel 1934 si inaugura la linea ferroviaria Bologna Firenze con riduzione da 5h a 1,5 h.

Il “welfare state” fascista
Prime autostrade, Welfare State: contenere la crisi economica, aumentare il consenso.
Si rafforzano gli ospedali, tutti vanno per curarsi. Sono a carico dei comuni.
Anche i ceti medio alti perché ci sono le prime camere a pagamento. La categoria dei medici si rafforza, anche l'infermieristica, anche se prima erano suore.
Si combatte la tubercolosi, la malaria, e altre malattie sociali. Nel 1934 assegni familiari per aiutare le famiglie numerose e spingere a fare figli (premi di natalità).

Tratto da STORIA ECONOMICA CONTEMPORANEA di Barbara Pavoni
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