Skip to content

Felicità e libertà per Orwell

Anche in 1984, il tema del rapporto tra felicità e libertà è presente. In proposito Winston Smith osserva: "O'Brien avrebbe detto che il partito non ricerca il potere per i suoi propri, ma soltanto per il bene della maggioranza" Ma questa idea si rivela presto errata e pateticamente ottimistica: il partito ricerca il potere esclusivamente per i suoi propri fini, il potere non è un mezzo, è un fine".

Il tema della felicità è centrale anche in moltissime altre opere di carattere distopico. Lo è per esempio in Fahrenheit 451. Nel romanzo di Bradbury, in particolare, è sottolineata l'inconsistenza e l'intrinseca falsità della felicità derivante dall'edonismo di quel mondo: "Gli esseri umani vogliono la felicità, non è vero? Non li teniamo in continuo movimento, non diamo loro di continuo svago?"

Al tema della libertà in generale si ricollega quello della cultura, che della libertà è espressione suprema. Nelle società distopiche l'attività intellettuale ed artistica e la cultura sono controllate e sottoposte a drastiche limitazioni, o addirittura sottomesse e asservite al potere. Nel Nuovo Mondo, Mond dice che il sacrificio dell'arte fa parte del prezzo da pagare per la stabilità. Bisogna scegliere tra la felicità e ciò che una volta si chiamava la grande arte. Abbiamo sacrificato la grande arte".

L'ostilità alla cultura è ancora più netta in 1984, con la caccia e la distruzione dei libri nei quartieri dei prolet; inoltre tutta la letteratura del passato sarà trasformata in neolingua. Le uniche forme di espressione artistica consentite sono quelle degli scrittori ufficiali, intellettuali organici al potere.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.