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La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza


Le Ragioni politiche ed economiche-tecniche dei monopoli nei servizi pubblici
Ragioni che hanno determinato la scelta del monopolio nell'offerta dei servizi pubblici:
- ragioni di natura economico-tecnica
* proprietà di subadditività della funzione di costo, conseguente alla presenza di economiae di scala e economie di scopo nelle produizoni di servizi pubblici
(monopolio naturale --> un solo soggetto ne garantisce una maggiore efficienza)
Tale proprietà della funzione di costo si presenta allorquando sia verificata la seguente condizione: per ogni dato livello di produzione Q, il costo sostenuto da una singola impresa C(Q) è inferiore alla somma dei costi sostenuti da più imprese per la produzione di entità frazionate di Q. In termini analitici, si ha subadditività dei costi se:
    n                       
C(Q) <     Σ    Ci (Qi)        con Q1 + Q2 + … + Qn = Q
    i = 1                       
* presenza  di esternalità positive o negative nella produzione di servizi pubblici. Le esternalità sorgono quando i costi e i benefici sociali non coincidono con i costi e i ricavi industriali (o costi e ricavi privati). Esempi di esternalità negative: inquinamento e distruzione del patrimonio naturale; esternalità positive: determinate ad es. dai servizi di trasporto e telecomunicazioni. La mancata considerazione delle esternalità positive determina una allocazione di risorse inferiore a quella efficiente (viceversa accade nel caso di esternalità negative)

- ragioni politico-sociali (garanzia di tutela delle fasce più deboli e garanzia di un'ampia diffusione territoriale e ampia ppossibilità di accesso ai servizi per tutta la collettività)
° vantaggi in termini di controllo su:
- estensione dei servizi. La P.A richiede normalmente all'impresa di realizzare la massima diffusione del servizio alle utenze nell'area di competenza dall'azienda (obiettivo ostacolato nel caso di una molteplicità di imprese)
- livelli qualitativi nell'offerta, soprattutto quello di formnire il servizio in qualunque momento venga richiesto. Questa condizione, determinando punte di richiesta concentrate in particolari epoche, impone la costruzione di impianti con capacità commisurata alla dimensione delle punte massime della domanda, con il conseguente determinarsi di estesi lassi temporali di sottoutilizzazione degli impienti, data l'inesistente o ridotta possibilità di accumulo dei servizi attesi. Il passaggio da offerte polverizzate (molteplicità di imprese) a offerte concentrate può meglio consentire l'interconnessione tra sistemi di produzione e distribuzione, riducendo così i tempi di ozio degli impianti e gli sprechi di risorse.
- condizioni tariffarie. (controllo ottimale in caso di monopolio). Le finalità tradizionalmente perseguite dalla P.A. attraverso la manovra delle tariffe, sono relative alla:
a) redistribuzione del reddito. (obiettivi di perequazione e equità sociale), in particolare riguardano la discriminazione dei prezzi a favore delle classi sociali meno abbienti. L'ottica redistributiva impone di definire le modalità di recupero delle agevolazioni tariffarie oscillanti tra: maggiorazioni tariffarie alle categorie di utenza non agevolate e ripiano dei deficit da parte dello Stato.
b) efficacia allocativa. La finalità allocativa mira ad assicurare la massima efficienza del sistema economico nel suo insieme, favorendo l'ottima allocazione delle risorse tra i diversi possibili impieghi. Il concetto di efficacia allocativa implica che i prezzi di vendita dei singoli beni riflettano le preferenze dei consumatori in termini di disponibilità a pagare per ciascuno di essi. In un sistema concorrenziale ciò si verifica quando i prezzi eguagliano i costi marginali di produzione; per un'impresa monopolistica che fissa i prezzi a un livello superiore ai costi marginali, la quantità domandata si riduce (in presenza di beni sostitutivi) con uno spreco netto di risorse e una riduzione del benessere per la collettività.
Differenza tra prezzo e tariffa: il prezzo è determinato dalle regole di mercato; la tariffa è un “prezzo pubblico” fissato amministrativamente dalle autorità.

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