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La crisi dell’arte come scienza europea


Nell’unione Sovietica, dopo la fine dell’avanguardia rivoluzionaria, la ricerca estetica si è fermata. Il sistema economico comunista non è competitivo e quindi non v’è bisogno di ricorrere alla qualità estetica come fattore di richiamo. Nei paesi capitalisti la qualità estetica nella conformazione, presentazione e confezione dei prodotti è utilizzata per la diffusione di questi.
Urbanistica e architettura:  il problema non è più l’adattamento della città, ma il coordinamento funzionale di più agglomerati sociali. La questione estetica non si identifica con la qualità artistica dei singoli edifici. Si distinguono diverse zone destinate a determinate  funzioni (l’architettura di Wright qualifica il tessuto urbanistico. Es. museo Guggenheim --> spezza la legge dell’uniformità prospettica.
Kahn:  architettura a partire da un’idea-forma originaria, attraverso lo strumento del design, elimina qualsiasi schema spaziale a priori. La razionalità si verifica nella realizzabilità. Si avvicina ad Albers verificando l’idea del quadrato attraverso una costruzione coloristico-tonale mediante la quale la forma simbolica si traduce in spazialità fisica e visiva.
Albers: idea del quadrato come forma simbolica dello spazio . Spazio intenso come spazio percettivo. Il simbolo è funzionale ed è l’espressione di un mito che si forma nella psiche umana. il pensiero demitizza il mito. Processo all’interno dell’immagine immobile : le superfici piatte sviluppano un volume.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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