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Il mercato monetario e il mercato dei cambi


Secondo un’accezione ristretta e che fa riferimento all’oggetto delle negoziazioni, il mercato monetario è rappresentato dall’insieme delle transazioni (sottoscrizioni, rimborsi, negoziazioni di mercato secondario) su titoli a breve scadenza (di norma fino a 12 mesi).
In un’accezione più ampia, invece, il mercato monetario viene identificato in un’ottica “funzionale”: come l’insieme delle transazioni di attività e passività finanziarie (negoziabili o no) che agevolano l’aggiustamento delle posizioni di liquidità dei diversi operatori.
In generale, la presenza di un mercato monetario efficiente consente di ridurre al minimo il costo-opportunità della detenzione di riserve di liquidità, riserve che presentano rendimenti più bassi rispetto a impieghi alternativi. (es. la detenzione di scorte di moneta comporta rendimenti nulli).
Si osserva come le caratteristiche specifiche dell’attività svolta rendano tale esigenza pressante soprattutto per le banche.

La funzionalità del mercato monetario: il caso italiano.
Per fare in modo che il mercato monetario agevoli la gestione delle posizioni di liquidità degli operatori, occorre che i titoli negoziati e l’insieme delle relative transazioni presentino alcune fondamentali caratteristiche:
* scadenza nominale breve o brevissima. Solo a partire dagli anni 80 si è assistito a uno sviluppo significativo del mercato monetario incentrato sulle emissioni del Tesoro. Tale fenomeno trova la sua origine nelle generali condizioni di incertezza dei mercati (riguardo soprattutto ai tassi di inflazione e di interesse): in quel periodo si riducono gli orizzonti temporali di riferimento degli investitori, “forzando” cosi gli emittenti al ricorso a forme di raccolta a breve.
* alta negoziabilità sul mercato secondario. In linea generale un titolo trasferibile non è condizione sufficiente per consentire un’agevole cessione prima della scadenza, sono necessari altri requisiti tra i quali soprattutto:
- un limitato rischio di insolvenza dell’emittente (elevata “qualità del titolo”)
- tagli minimi di investimento e di negoziazione su importi accessibili
- efficienti forme di organizzazione del mercato secondario
 impersonalità dei rapporti tra emittenti e sottoscrittori e delle transazioni di mercato secondario, senza cioè la definizione puntuale delle caratteristiche dell’operazioni tra investitore e prenditore di fondi. D’altra parte nel caso di alcuni titoli a breve scadenza emessi in Italia si rilevano particolari modalità nel rapporto emittente/investitore in sede di mercato primario che inficiano l’impersonalità; si può considerare che solo l’emissione dei BOT avvenga su basi decisamente impersonali.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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