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La Favola delle Api - Guadagno e autoconservazione


(E) come i nostri giocatori
che, anche se non barano, non dicono mai
di fronte ai perdenti quanto hanno vinto.

Il fatto che i giocatori cercano di nascondere i loro guadagni ai perdenti deriva da una mistura di gratitudine, pietà e autoconservazione. Tutti gli uomini sono grati quando ricevono un beneficio.

Il secondo motivo è la pietà, che deriva dalla nostra consapevolezza dell’afflizione che si prova quando si perde, e poiché amiamo la stima di chiunque, abbiamo paura di non avere più la loro, essendo stati la causa della perdita. Infine temiamo la loro invidia, e quindi l’autoconservazione ci spinge a ridurre il favore che dobbiamo loro, nella speranza che così avremo meno invidia.

Mandeville osserva ciò che accade fra vincitore e perdente. Il primo è sempre compiacente, pronto a rincuorare il perdente. Il perdente è scontroso e a disagio. Come ricorda il proverbio, si pensa che il perdente abbia diritto di protestare, e proprio per questa ragione si ha pietà di lui. Quando il vincitore cela i suoi guadagni, vuole evitare i mali che teme: questa è autoconservazione.

Ma quando il pensiero del favore ricevuto e la gratitudine del vincitore sono svaniti, il suo timore di attirarsi l’invidia è cessato; questi allora non solo non si farà più scrupolo di ammettere quanto ha vinto, ma si vanterà con piacere dei suoi guadagni, se non giungerà addirittura ad esagerarli.

Con le passioni degli uomini accade come con i colori: è facile riconoscere, un rosso, un verde, un blu, un nero, ecc; ma soltanto un’artista sa distinguere i diversi colori che compongono una stoffa variegata. Allo stesso modo tutti sanno riconoscere le passioni quando sono distinte; ma è molto difficile scoprire tutti i motivi delle azioni che sono il risultato di una mistura di passioni.

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