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Il cinema sperimentale di David Lynch

Il cinema sperimentale di David Lynch


David Lynch parte dalle arti plastiche e dalla tradizione del cinema sperimentale.
1. Episodi discorsivi concatenati in un modello musicale --> Il rifiuto della forma classica del “racconto” per immagini a favore di un modello musicale nella concatenazione di episodi discorsivi; la narratività è fondamentale per la determinazione del senso, dato che finisce per l’essere il modo con cui l’uomo tratta e connette i valori semantici all’interno di una forma di vita.
2. Narrativizzazione dell’esperienza percettiva --> nel cinema tradizionale l’interesse di un film si regge sull’originalità di una storia, mentre Lynch basa la sua opera filmica sulle esperienze sensibili anomale, stati percettivi alterati, apprensioni del mondo sensibile del tutto eccentriche; tali modi di percepire e sentire sono narrati attraverso un’immersione nell’esperienza sensoriale di personaggi che non hanno nulla da dirci; si offrono solo come mediazione per accedere ad altri “sentire”.
3. Eterogeneità di materiali sul piano discorsivo --> all’omogeneizzazione del materiale, propria del cinema finzionale classico e ritenuta necessaria ad ottenere una “trasparenza di scrittura”, si sostituisce, nel cinema sperimentale, una mistura di materiali eterogenei.
4. L’esperienza spettoriale --> il cinema “sperimenta” non solo sul piano dell’evoluzione delle forme cinematografiche, ma anche sul terreno dell’esperienza spettatoriale, cercando di fare leva su specifiche risposte sensoriali, e sulla attivazione di specifici regimi percettivi; ciò che connette la valorizzazione del puro materiale plastico e figurativo e della sua disposizione sintattica al racconto di un’esperienza percettiva è il fatto che il piano dell’espressione stesso del testo filmico diviene oggetto di una apprensione sensibile (il film sullo schermo ha un impatto estesico, ossia sul nostro corpo di spettatori).
5. Stilizzazioni plastiche e figurative --> in contrasto alla restituzione delle forme sensibili del mondo, si tende a polemizzare con presunte vocazioni intrinsecamente realiste del cine-ma, connesse alla sua natura fotografica e si insiste piuttosto sulla possibilità di compiere un lavoro di elaborazione di forme plastiche e di stilizzazioni della figuratività del tutto emancipato dal rispecchiamento del mondo naturale e del paesaggio sociale.
6. Disoccultare un intero immaginario collettivo “rimosso” --> il cinema sperimentale ha teso a dissoccultare un intero immaginario collettivo, in qualche maniera “rimosso”; esso affonda così spesso su temi quali l’attività onirica, la violenza, la sessualità, e in particolare l’omosessualità, le persone diversamente abili, ecc.

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