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Attuali paradigmi della psicopatologia: psicoanalitico e cognitivo-comportamentale


La psicopatologia è il prodotto di conflitti inconsci. Oggi, la psicoterapia ha breve durata (valutazione rapida e precoce; terapeuta attivo; obiettivi concreti finalizzati al miglioramento dei sintomi del paziente, nella sua condizione attuale, per affrontare meglio le difficoltà future; interpretazioni dirette verso le attuali circostanze della vita del paziente), e si basa soprattutto sull'analisi dell'Io, che tiene conto sulle capacità dell'individuo di controllare l'ambiente e di scegliere.
*Valutazione del paradigma: le esperienze infantili contribuiscono a plasmare la personalità adulta; sul comportamento agiscono influenze inconsce; le cause e gli scopi del comportamento umano non sono sempre evidenti.

Il paradigma cognitivo-comportamentale
Ruolo centrale dei principi del c. classico e del c. operante. Per cambiare le conseguenze di un comportamento problematico, da trattare, si potrebbe far seguire al comportamento problematico un periodo di time-out (es: castigo), in cui la persona viene posta in una situazione in cui non sono disponibili rinforzi positivi, oppure associare il rinforzo positivo al tipo di comportamento prodotto, così da far aumentare la frequenza di comportamenti desiderabili. Economia a gettoni: il comportamento desiderato viene ricompensato mediante “gettoni”. L'esposizione del soggetto a una serie di situazioni non gradite dal soggetto è una tecnica molto valida, se la serie di situazioni presentate è graduale. L'individuo che apprende, inserisce ogni nuova informazione in una rete organizzata formata dalle conoscenze già acquisite (schema o set cognitivo). Persone affette da disturbi d'ansia, disturbi d'umore e schizofrenia hanno problemi di attenzione (che si misura con il test di Stroop “parola, colore con cui la parola è scritta”).
*Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): attenzione agli aspetti personali della vita del paziente, e intervengono su di essi, per comprendere e modificare disturbi manifesti o nascosti del suo comportamento.
*Terapia cognitiva di Beck sulla depressione: le persone affette da questo disturbo hanno una percezione distorta delle proprie esperienze, che le porta a focalizzarsi solo su alcune esperienze (solitamente negative) e a trascurarne altre (distorsioni sistematiche [bias]).
*Terapia comportamentale razionale-emotiva di Ellis: le reazioni emozionali prolungate nel tempo sono causate da affermazioni che le persone continuamente ripetono a sé stesse e che talvolta riflettono assunti taciti. Nella terapia, è necessario eliminare le convinzioni auto-lesive del paziente.
*Valutazione del paradigma: concetti sfuggenti e non ben definiti.

Fattori che influenzano trasversalmente i diversi paradigmi
Emozioni: stato abbastanza breve, costituito da diversi elementi, e comprendente una componente espressiva (facciale), una esperienziale (ciò che qualcuno dice di provare, in seguito ad un dato evento), una fisiologica.
Fattori socioculturali: sesso, qualità delle relazioni familiari, uso e abuso di sostanze nelle varie culture.


Tratto da PSICOLOGIA CLINICA di Alessio Bellato
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