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La fecondazione eterologa e l'omogenitorialità

I punti caratterizzanti della legge 40/2004 sono: il riconoscimento del diritto del concepito, il divieto della pratica della maternità surrogata, la restrizione del numero degli embrioni, il divieto della fecondazione eterologa. Quest'ultimo divieto ha suscitato delle perplessità, se da un lato sembra semplificare le questioni in tema di disconoscimento della paternità del bambino nato in seguito a tale pratica, dall'altro lato presta il fianco a numerose critiche. Sorvolando sugli aspetti etici di questa scelta, il divieto viene a negare due obiettivi principali che si propone: quello di superare la sterilità e di consentire la realizzazione delle aspirazioni genitoriali alle coppie in cui almeno uno dei partners sia sterile e quello di evitare la trasmissione alla prole di malattie genetiche. È con riferimento alle coppie omogenitoriali che si manifestano gli aspetti più complessi dello status della filiazione. Le coppie omogenitoriali rivendicano il diritto del partner che si trova nella posizione di genitore sociale di adottare il figlio dell'altro, incontrando forti opposizioni in alcuni paesi come la Svezia, l'Olanda, il Belgio e la Spagna.

Tratto da SOCIOLOGIA DEL DIRITTO di Alexandra Bozzanca
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