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L’osservazione come componente dell’esperimento


Qualsiasi situazione educativa è il risultato dell’interazione di un gran numero di fattori: variabili assegnate (hanno origine esterna e su di essi non si può intervenire), variabili indipendenti (più direttamente connesse con l’intervento educativo). Entrambe determinano il risultato formativa, ossia le variabili dipendenti. La ricerca educativa ha il compito di rendere espliciti tali fattori e rivelare le connessione fra essi. Per compiere questa verifica bisogna programmare delle operazioni che partono da definizione del problema alla verifica.



- l’osservazione è componente dell’esperimento: esso si basa su informazioni ottenute da ricerche osservative precedenti che hanno evidenziato l’esistenza di determinati fenomeni;
- l’esperimento richiede il confronto tra più osservazioni (tra un’osservazione antecedente e una conseguente all’introduzione del cambiamento).
La ricerca osservativa concorre come quella sperimentale ad accrescere il campo di conoscenze della pedagogia (la ricerca sperimentale si fonda su quella osservativa).
Inoltre l’osservazione non produce modificazioni dirette sulla situazione per cui è più praticabile soprattutto quando l’intervento sperimentale potrebbe comportare rischi.
L’osservazione richiede: la selezione di un fenomeno come oggetto di studio e la raccolta di informazioni su di esso nel modo più accurato, completo ed efficace.
Non c’è una netta distinzione tra i due tipi di ricerca: anche quelle osservative si propongono di sottoporre a verifica un’ipotesi.

Tratto da PEDAGOGIA SPERIMENTALE di Antonella Bastone
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