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IL SETTORE DELLE INFRASTRUTTURE DI ACCESSO E DI CONNESSIONE


Internet rappresenta contemporaneamente un insieme di informazioni ed una rete fisica di telecomunicazioni costituita da 3 componenti principali:
1. un insieme di terminali (computer client);
2. un insieme di computer dotati di indirizzo internet, costantemente collegati tra loro, e a cui si connettono i computer client;
3. un insieme di connessioni tra i computer client ed i computer host e tra i computer host.
L’insieme di computer host è gestito da due tipologie di soggetti: gli Internet Service Provider (ISP) e i National Backbone Operator (NBO).
ISP = gestiscono le connessioni tra i computer client ed i propri computer host e costituiscono le reti di accesso a internet.
NBO = gestiscono le connessioni tra i computer host dei diversi ISP costituiscono le reti centrali di trasferimento di internet.
L’insieme delle connessioni si basa sulle infrastrutture delle tradizionali reti di telecomunicazione e i soggetti che gestiscono tali infrastrutture sono in genere i gestori telefonici o PTO.
Il settore delle infrastrutture di accesso e connessione ad internet è pertanto costituito da 3 categorie di soggetti: ISP, NBO, PTO. Le prime due gestiscono l’insieme dei computer host ed operano su due mercati (mercato dell’accesso ad internet e dei servizi di web hosting). La terza tipologia gestisce le infrastrutture di telecomunicazione ed opera sul mercato della connessione dei computer attraverso linee di trasmissione punto-punto.

L’evoluzione della rete fisica di internet.
Può essere suddivisa in 3 fasi principali, corrispondenti alle architetture delle reti ARPANET (dal 1969 al 1985), NSFNET (dal 1985 al 1995) e post-NSFNET (dal 1995).
ARPANET = architettura di rete ad anello di tipo distribuito, non esistevano nodi centrali di connessione e smistamento e non c’era una suddivisione della rete in livelli diversi (no centro e periferia).
NSFNET = architettura di rete di tipo decentralizzato, dove esistevano 3 livelli principali: una rete principale nazionale, dorsale, le reti dei siti collegati alla dorsale e le reti di ricerca e universitarie.
Post-NSFNET = inizia ad essere sviluppata nel 1995 con la privatizzazione e commercializzazione della dorsale NSFNET. La dorsale fu sostituita dalle reti private di alcuni operatori nazionali e furono creati una serie di punti di accesso (NAP) in grado di permetterne l’interconnessione.
L’attuale architettura di internet si basa su più livelli di connessione che si estendono a partire dai terminali fino a raggiungere i punti di scambio e interconnessione più elevati, cui sono collegate le principali reti di computer nazionali e internazionali.
A livello più basso vi sono le reti degli ISP che collegano i terminali degli utenti ai propri computer host attraverso punti di accesso o POP dislocati nel territorio e corrispondenti a numeri telefonici. A livello più elevato ci sono le reti dei NBO che collegano i diversi ISP attraverso punti di interconnessione o NAP. Vi possono poi essere una serie di livelli intermedi, tra ISP e NBO.

L’economia delle reti di telecomunicazione.
Una rete di telecomunicazione si compone di 3 elementi fondamentali: una serie di terminali (per inviare e ricevere info); una serie di dispositivi intermedi o commutatori (per lo smistamento delle info tra i diversi terminali); una serie di connessioni, cavi, collegamenti radio,ecc (per trasferire le info tra i terminali e i dispositivi sopracitati).
Le reti di telecomunicazione sono il prodotto finale di tre fasi successive in genere svolte da soggetti diversi: la costruzione delle componenti costitutive delle reti, l’installazione delle componenti e la loro connessione e, infine, la gestione dell’infrastruttura. Ogni utente viene fornito di un identificativo, il numero telefonico.
Gli investimenti connessi alle prime due fasi sono generalmente molto elevati, mentre i costi della terza fase sono quasi solo costi fissi. L’insieme di queste 2 caratteristiche spinge, dal lato dell’offerta, al raggiungimento del livello di saturazione della capacità potenziale. D’altra parte è necessario non sfruttare completamente tutta la capacità a disposizione, mantenendo un margine adeguato per eventuali picchi di utilizzo (sovraccarico della rete qualità del servizio degradata o niente servizio abbandono degli abbonati). L’interconnessione tra reti aumenta il valore di accesso per gli utenti.
Nel caso di internet non esiste ancora una legislazione in materia.

Il mercato della connessione dei computer.
È costituito dai gestori delle reti di telecomunicazioni e può essere suddiviso in 2 segmenti:
a. il segmento delle reti di accesso (infrastrutture di connessione tra i computer degli utenti e gli host degli ISP);
b. il segmento delle reti di trasferimento (infrastrutture di connessione tra gli ISP e i NBO e tra i diversi NBO).

LE RETI DI ACCESSO
Coincidono generalmente con le infrastrutture delle reti di telecomunicazione tradizionale (reti telefoniche o tv via cavo). Le reti telefoniche sono le infrastrutture più diffuse e si possono dividere in: reti fisse (attualmente le più utilizzate)e reti cellulari. Le reti fisse possono essere classificate in 3 tipologie principali: reti tradizionali o POTS, reti ISDN e reti ADSL.
Non tutte le tipologie sono disponibili all’utente. La POTS è quella universalmente disponibile, è la più economica ma anche la più lenta. Le altre invece sono più veloci ma richiedono costi aggiuntivi.

Tratto da ECONOMIA DEL CINEMA E DEL MULTIMEDIA di Laura Righi
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