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Date Cooper


La centralità di questo personaggio è indubbia, tanto che già la sua introduzione, che avviene soltanto dopo una quindicina di sequenze, è estremamente complessa e ricopre una molteplicità di funzioni. Innanzi tutto ricopre uno standard tipico della narrazione centrata sulla detection, dove l’investigatore arriva dopo che il fatto delittuoso è avvenuto. È importante sottolineare come il mandato della missione di Cooper resti pressoché implicito. La sua stessa carica (agente F.B.I.) è sproporzionata ad un evento isolato come un omicidio nelle zone tranquille di Twin Peaks.
Torniamo ora all’introduzione del personaggio. Essa avviene dopo che la notizia della morte di Laura si è sparsa per tutta la città, e Ronnette Pulasky viene trovata in condizioni pietose. Cooper viene inquadrato di lato, con una ripresa molto ravvicinata (primo piano), mentre è in macchina. L’effetto è uno spaesamento cognitivo dello spettatore (come abbiamo visto tipico in Twin Peaks), dato che l’isolamento di Cooper da tutto il resto, e la prossimità dello sguardo su di lui, sembrano collocarci su un piano alternativo rispetto alla diegesi, al narrato precedente. La ripresa di lato di Cooper, e il fatto che sta parlando a un registratore tascabile (un dittafono, per la precisione), consentono una doppia lettura: una tutta proiettata sul narrato, un’altra che si solleva a livello del discorso.

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