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TITMUSS E ANDERSEN : IDEALTIPI DI WELFARE


Titmuss e Esping-Andersen hanno identificato tre idealtipi principali di welfare:
1) Istituzionale–redistributivo (stati scandinavi) :
-copre i principali rischi per l'intera popolazione nazionale sulla base del riconoscimento di diritti sociali come componenti essenziali della cittadinanza;
-i programmi pubblici forniscono benefici uniformi per tutti i cittadini (quindi su base universalistica);
-il sistema di protezione sociale agisce sulle disuguaglianze sociali attraverso la redistribuzione operata dallo stato;
2) residuale (U.S.A. Reaganiani; G.B. Thatcheriana) : è opposto al precedente, perché:
-la protezione sociale pubblica è volta a coprire una fascia limitata di popolazione che si trova in condizioni di particolare bisogno;
-i programmi, anche per la minore forza del movimento operaio e dall'assenza di partiti di orientamento socialista, sono molto selettivi e l'impegno di spesa resta più modesto;
3) remunerativo (paesi europei continentali come Germania e Italia), di Titmuss:
-l'assicurazione, sostenuta dallo stato contro i principali rischi, si basa sull'appartenenza a una categoria socio–professionale, quindi i  benefici sono così differenziati in relazione alla posizione occupazionale;
-il finanziamento si basa più sui contributi che sulla tassazione, e sono quindi più deboli le finalità redistributive; prevalgono inoltre nettamente i trasferimenti monetari rispetto ai servizi offerti dallo stato.
-vi è una forte influenza esercitata sul piano politico dalla cultura cattolica; ciò implica una differenziazione tra le funzioni di cura assegnate alle donne e quelle lavorative svolte prevalentemente dagli uomini.

Tratto da SOCIOLOGIA ECONOMICA di Antonio Amato
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