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Sterminio degli ebrei polacchi

Sterminio degli ebrei

Dopo la IV spartizione, dei 3.300.000 ebrei polacchi, due milioni si trovarono sotto il dominio tedesco. I nazi arrivarono in Polonia quando il dispositivo che avrebbe condotto allo sterminio era già rodato e aveva bisogno di un’applicazione. Nel ’39 fu deciso di allontanare gli ebrei dalle regioni a maggioranza germanofone e dalla campagna per concentrarli nei ghetti cittadini. Successivamente si aggiunsero gli ebrei e gli zingari della Germania. All’inizio si pensava che la soluzione al “problema ebraico” si potesse trovare nel trasferimento degli ebrei in qualche colonia francese come il Madagascar. Furono creati dei Consigli ebraici col compito di trasmettere alla popolazione ebraica la volontà tedesca e alo scopo di svolgere una funzione amministrativa nei ghetti. Nel ’42 fu avviata la Intelligenz Aktion = arresto e assassinio di tutte le persone che rappresentavano un punto di riferimento per la comunità. Nel frattempo l’opzione “Madagascar” svaniva e a far scattare l’inizio della “soluzione finale” fu l’esecuzione del piano Barbarossa, nome in codice dell’attacco all’Urss, il 22 giugno 1940. Heydrich diresse il procedimento: i deportati avrebbero dato vita a colonie di lavoro dove avrebbe avuto luogo una prima selezione naturale. Coloro che sopravvivevano sarebbero stati successivamente eliminati. Furono installati i campi di sterminio, quasi tutti su territorio polacco (Auschwitz, Lublino, Kulmhof, Sobibo’r, Belzec). Il maggior atto di resistenza fu la rivolta del ghetto di Varsavia, dove erano operativi dei poliziotti ebrei che dovevano consegnare min 7 persone al giorno, pena la deportazione. La resistenza andò per prima cosa a colpire questi poliziotti, ma la resistenza non durò a lungo. La maggior parte dei campi fu operativa per relativamente poco, eccezion atta per Auschwitz che continuò a funzionare fino alla fine. Quando l’avanzata sovietica portava alla luce le prime tracce del massacro Himmler dichiarò risolta la questione ebraica e ordinò lo smantellamento dei campi (novembre ’44). Grandi polemiche ci furono e continuano ad esserci circa l’atteggiamento dei polacchi nei confronti dello sterminio dei polacchi ebrei.

Tratto da LA POLONIA di Giulia Dakli
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