Skip to content

Profilo neuropsicologico degli esiti di patologie vascolari in età evolutiva


Le conseguenze di lesioni cerebrali intercorse nella prima infanzia devono essere qualitativamente e quantitativamente distinte da quelle che sopraggiungono in età adulta:
– bambini con una lesione dell'emisfero sx possono non sviluppare afasia e apprendere il linguaggio normalmente;
– nel caso della rimozione di un intero emisfero un bambino può sviluppare delle funzioni cognitive relativamente nella norma
– traumi cranici o infezioni cerebrali generalizzate evidenziano un recupero lento e/o peggiore rispetto a quello di un adulto con simile patologia
Le teorie della plasticità neurale suggeriscono un grado significativo di ridondanza nello sviluppo del SNC; più il danno avviene verso la tarda infanzia o adolescenza e più il quadro cognitivo
assomiglia a quello di un adulto con la stessa patologia, riflettendo un organizzazione del SNC meno flessibile.
Teoria dell'equipotenzialità emisferica = ogni emisfero può svolgere funzioni linguistiche e può farlo ugualmente bene. Questa teoria depone a favore di una maggiore plasticità nell'infanzia, tanto è più precoce la lesione;
Teoria della precoce specializzazione emisferica = fin dall'inizio è presente una prevalenza dell'emisfero sx a mediare le funzioni linguistiche e non potrà mai essere completamente sostituita.
Vicari et al.,2000 = marcato ritardo nel vocabolario espressivo di bambini con lesioni cerebrali focali avvenute nella prima infanzia. Gli autori riportano una significativa interazione tra test linguistici e lato della lesione; cerebrolesi sx più deficitari rispetto a dx. La differenza non è più significativa quando i bambini sono più grandi. Questi risultati andrebbero a favore di una non equipotenzialità dei 2 emisferi alla nascita. Questa differenza, però, si attenua con l'avanzare dell'età mettendo in luce il ruolo della plasticità nello sviluppo.
Reilly (1998) = studio condotto su bambini con lesioni focali unilaterali pre- perinatali. Prestazione in un compito di produzione linguistica è inferiore a quella del gruppo di controllo. I bambini più piccoli con lesione sx sono più danneggiati dei dx di pari età negli aspetti sintattico-grammaticali del linguaggio. Questa differenza non si evidenzia in bambini di età superiore ai 5 anni
Bates (2001) = i disturbi della comprensione verbale e della comunicazione gestuale sono più frequenti in seguito a lesioni dx in bambini con lesioni focali unilaterali risalenti ai primi 6 mesi di vita. Secondo Bates dopo i 5 anni di età le prestazioni linguistiche rientrerebbero nella norma e scomparirebbero le correlazioni tra sede/lato della lesione e comportamento linguistico, osservati nelle prime fasi dello sviluppo del linguaggio : ciò indica una riorganizzazione del linguaggio nel cervello del bambino colpito da danno focale che si verifica entro i 5 anni di vita, periodo nel quale è acquisito il primo linguaggio
MacWhinney (2000) = bambini di età superiore a 5 anni con lesioni focali risalenti ai primi mesi di vita dovute a : infarto cerebrale o emorragia periventricolare, pur mostrando un normale livello di intelligenza generale e una prestazione nella norma in prove che indagano le componenti di base del linguaggio, presentano difficoltà in compito di generazioni di frasi a partire da singole parole e di interpretazione di istruzioni orali. L'autore afferma che possono risultare danneggiati sottili aspetti dell'elaborazione linguistica e tuttavia, l'autore, non ha trovato una correlazione tra sede o estensione della lesione e difficoltà linguistiche manifestate.
Nel processo di recupero linguistico conseguente a un danno focale, le aree cerebrali dell'emisfero illeso rivestono un ruolo molto importante, soprattutto quando la lesione colpisce l'emisfero specializzato per il linguaggio.
Studi di PET = lesioni precoci dell'emisfero sx (prima dei 6 anni) sono associate all'aumento dell'attivazione i alcune aree anteriori e posteriori dell'emisfero dx.
Brizzolara (2002) = bambini con lesioni focali congenite all'emisfero dx o sx presentano diversi pattern di organizzazione linguistica:
– bambini con lesione sx presentano un forte vantaggio dell'orecchio sx, indicando una superiorità dell'emisfero dx;
– bambini con lesioni dx presentano superiorità dell'orecchio dx, indicando specializzazione dell'emisfero sx
Questi risultati mostrano uno spostamento verso dx dell'elaborazione linguistica dopo una lesione avvenuta nell'emisfero sx nella prima infanzia
Lesioni focali all'emisfero sx possono provocare afasia che a seconda delle strutture corticali coinvolte può avere una prognosi più o meno favorevole; nel caso di lesioni sottocorticali o prerolandiche il recupero è più rapido. L'afasia infantile si presenta con caratteristiche cliniche, prognostiche e neurologiche diverse e meno gravi rispetto all'afasia nell'adulto. Generalmente le afasie vengono distinte in base alla quantità del linguaggio prodotto:
– afasie fluenti, caratterizzate da gergo, parafasie, neologismi, e da una ridotta capacità di comprensione
– afasie non fluenti, caratterizzate da mutismo o dalla produzione di stereotipie verbali ripetute e usate in qualsiasi contesto, agrammatismo e capacità di comprensione migliore rispetto alle afasie fluenti. Nell'afasia non fluente il pz è disartrico e presente aprassia buccofacciale.
L'agrammatismo presente assomiglia ad un meccanismo di semplificazione della sintassi.
Fino agli anni '70 si riteneva che l'afasia infantile acquisita fosse prevalentemente non fluente, indipendentemente dalla locazione della lesione. Una rassegna ha evidenziato l'esistenza di una più stretta corrispondenza tra l'afasia infantile e l'afasia dell'adulto; a seconda delle aree cerebrali coinvolte vi è una diversa sintomatologia afasica che ricalca quella osservata in adulti con simile localizzazione lesionale. Attualmente le sindromi afasiche vengono distinte in base all'area lesionata in :
– Afasia transcorticale = bambino è in grado di ripetere parole o frasi pronunciate dall'esaminatore; se la comprensione è preservata si parla di afasia transcorticale motoria, se compromessa, afasia transcorticale sensoriale.
– Afasia di conduzione = comprensione integra, ripetizione danneggiata, e parafasia fonemica.
Aprassia costruttiva = lesioni lobo parietale dx; incapacità a costruire strutture complesse ponendo gli elementi costituenti nei corretti rapporti spaziali reciproci. Quando è interessato anche il lobulo parietale dx si ha anche un deficit di categorizzazione percettiva. Nei bambini non è stata riportata la differenza tra l'aprassia costruttiva che deriva da lesioni dx e quella che deriva da lesioni sx come nell'adulto.
– Neglet spaziale unilaterale = si presenta dopo una lesione cerebrale unilaterale ( più spesso dell'emisfero dx e consiste in una ridotta capacità ad orientarsi verso il lato controlaterale a quello lesionale. È dissociabile da disturbi primari.
– Agnosia per gli oggetti e i volti familiari in seguito a lesioni focali (soprattutto posteriori dx)
– amnesie evolutive con deficit della memoria episodica e preservazione della memoria semantica = sono state documentate in giovani pz che avevano sofferto di un episodio ipossi-ischemico in fase peri o post natale e mostravano una lesione bilaterale dell'ippocampo.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.